“L’impianto sarà revisionato tra 2 anni, potrebbe essere l’occasione per arrivare in collina”. Costo stimato 30 milioni – .

BOLZANO. Là città di Bolzano potrebbe avere una nuova funivia dal centro storico a Collina con fermata inserita Vergine. Un’ipotesi complessa ma che l’amministrazione comunale sembra disposta a prendere quantomeno in considerazione. C’è la scadenza per la revisione dell’attuale sistema e la possibilità di sviluppare un’area attualmente fuori dai radar dei flussi turistici.

Nelle ultime settimane il Gruppo bavareseSchoeller“, di cui è proprietaria la famiglia di imprenditori Castel Cornedoha rilevato le aziende di Signa Italia Walther Park, Viva Virgolo da Bolzano el’Albergo Bauer a Venezia. Un’operazione che si inserisce nel quadro della crisi finanziaria che ha colpito il promotore immobiliare austriaco Renè Benko.

Nell’operazione rientra anche il terreno di Virgolo. “È un’area molto particolare con caratteristiche complesse”, afferma le Dolomiti L’il consigliere Stefano Fattor – la residenzialità nella zona è piuttosto bassa e potrebbero esserci dei margini interessanti per rivitalizzare quella zona della capitale. È chiaro che serve un piano di sviluppo approfondito e sostenibile, anche sul piano economico”.

L’idea è tornata sul tavolo. Già Signa aveva pensato di portare musei e sale da concerto al Virgolo, oltre a creare un collegamento moderno e strutturato. Un’ipotesi da 170 milioni (Articolo qui). “Il progetto avrebbe però comportato un onere urbanistico molto gravoso per la città, che è stato tenuto segreto a causa dei vincoli di segretezza imposti dal PPP”, sottolinea Fattor. “A fronte di divagazioni suggestive, l’ipotesi presentava 2 problemi: scavalcamento dei binari e messa in sicurezza di cavi e cabine in caso di incendio nel tunnel di accesso al Waltherpark. A ciò si aggiunge la ventosità della zona”.

Non è il Renon ma il ragionamento parte da un punto fermo. “IL Museo di Ötzi in quella zona non si costruisce e la funivia del Colle scade tra 2 anni”, continua Fattor. “Per rifare l’impianto si stimano attualmente costi pari a 6 milioni. Si potrebbe valutare un intervento maggiore ma è necessaria un’analisi per aumentare i possibili fruitori della connessione, che altrimenti rimarrebbero quelli attuali”.

Il sogno, ormai da anni, è quello di ripristinare la funivia del Virgolo, la funicolare è stata la prima e la più ripida dell’Alto Adige, attivo dal 1907 al 1943 con una lunghezza di 342 metri, un dislivello di 196 metri e una pendenza fino al 70%. Un percorso su cui negli ultimi anni la Provincia di Bolzano ha deciso di fare perno tutela diretta della Soprintendenza ai Beni Culturali.

La partita principale riguarda il WaltherPark ma ci deve essere un intervento sulla funivia e da qui si parte con le ipotesi, i 6 milioni potrebbero aumentare fino a circa 30 milioni se si decidesse di potenziare le cabine, rifare le stazioni a valle partendo da Piazza Verdi, fermata intermedia al Virgolo e poi sbarco sul Colle.

“È un’occasione per riqualificare, rendere attrattiva e rilanciare quella parte della città. Tuttavia, non deve trattarsi di un salto nel buio: è fondamentale verificare la sostenibilità finanziaria, ambientale e tecnologica del progetto. Un piano che analizza diversi aspetti a 360 gradi perché non possiamo contare solo sul turismo o solo sulla mobilità urbana”, conclude Fattor.

 
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