Terremoto Napoli e Campi Flegrei, danni anche alla Curva B dello stadio Maradona – .

Terremoto Napoli e Campi Flegrei, danni anche alla Curva B dello stadio Maradona – .
Terremoto Napoli e Campi Flegrei, danni anche alla Curva B dello stadio Maradona – .

NapoliEsso Stadio Maradona era danneggiato dai continui shock di terremoto. La prima vittima illustre del bradisismo, insomma, è la struttura dove si trova Calcio Napoli. Lavori in corso nel settore inferiore del Curva B sono state decise a seguito di verifiche dopo una delle scosse più potenti del sisma, quella di metà aprile.

«A seguito dell’ispezione effettuata dopo la partita di calcio – è scritto nei documenti ufficiali di Palazzo San Giacomo – anche in considerazione degli eventi sismici verificatisi nella zona in cui è ubicato lo stadio nei giorni precedenti la suddetta partita, riconducibili sicuramente all’attività bradisistica in atto nell’area flegrea, i tecnici del servizio tecnico del Palazzetto dello Sport hanno effettuato specifici controlli, al termine dei quali hanno riscontrato alcune criticità sulle tribune dell’anello inferiore dello stadio ed in particolare nel settore B4 della Curva B”.

Le criticità rilevate dai tecnici del Comune consistevano in una paurosa depressione che ha richiesto l’esecuzione di «test distruttivi» per un controllo definitivo. Dopo aver smontato la parte superiore dei gradini, i tecnici hanno riscontrato che una parte dell’elemento prefabbricato su cui poggiano i gradini si era fessurata. Sono così scattate le procedure urgenti per i lavori.

Nel rispetto delle norme di sicurezza, e con grande celerità, il Comune ha deciso di estendere le verifiche strutturali al resto dello stadio. Questa volta non abbiamo proceduto con la consueta osservazione dei cantieri, che viene effettuata periodicamente: una società specializzata in verifiche tecniche è stata incaricata di effettuare prove di carico in ogni altro settore del Maradona. Si tratta di interventi eseguiti con specifici macchinari di valutazione in grado di rilevare ogni possibile problema statico. Al termine di quelle prove si tirò un sospiro di sollievo: per il resto Maradona non presentava problemi. Il sisma ha colpito solo nella zona sottostante la curva B.

Questa storia ha origine la domenica mattina del 14 aprile. Al Sud sarà lo stadio Maradona ad ospitare la partita Napoli-Frosinone, pareggio deludente che confermerà la stagione negativa degli Azzurri. Poche ore prima della partita, a partire dalle 9.44 del mattino, il bradisismo mostra tutta la sua potenza sotto forma di terremoti. Ne arriva uno potente 3,7 della scala Richterpochi minuti dopo ne arrivano altri due a 3,1 e 2,7 gradi.

La paura e la preoccupazione ci avvolgono Campi Flegrei e gran parte della città di Napoli che ha sentito la scossa del terremoto. Anche i responsabili dello stadio sono preoccupati e mettono in dubbio la necessità di mantenere aperto l’impianto. Alla fine sarà ammesso il pubblico. Ma dalla mattina successiva inizieranno i controlli che porteranno alla scoperta del danno nell’anello inferiore della curva B.

Il consiglio comunale si attiva immediatamente. Sono avviati lavori per complessivi € 113 mila euro, necessari per rimettere in ordine la Curva B e ripristinare la sicurezza minata dai danni del sisma. Si procede inoltre all’individuazione dello studio di ingegneria che effettuerà le prove di carico sul resto dell’impianto. Azioni rapide che consentano di tornare a utilizzare lo stadio in sicurezza, ad eccezione dell’anello inferiore della curva che dovrà necessariamente rimanere interdetto fino al completamento degli interventi. Inizialmente erano previsti 45 giorni di lavoro, a partire dal 22 aprile.

A giudicare dalla situazione che abbiamo avuto modo di osservare ieri mattina, però, i tempi appaiono decisamente più lunghi. Nella zona dove è stato effettuato l’esperimento distruttivo non ci sono segni di attività in corso: c’è solo il cratere creato per verificare il danno, coperto da un telo per evitare infiltrazioni di acqua piovana. I posti rimossi vengono purtroppo collocati nella zona antistante le gradinate.

Sembra che ci siano difficoltà nel reperire i materiali per ripristinare i gradini. Si tratta di strutture prefabbricate che risalgono al lavori eseguiti nel 1990 durante i lavori per i mondiali di calcio: procurarsi materiale simile per la sostituzione richiede pazienza.

Sicuramente lo stadio non verrà ripristinato fino alla conclusione del campionato. Resta il rischio di terminare i lavori in tempo per i concerti già programmati a fine stagione calcistica all’interno dello stadio di Fuorigrotta.

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La mattina

 
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