“Un valore incalcolabile per le imprese” – .

“Un valore incalcolabile per le imprese” – .
“Un valore incalcolabile per le imprese” – .

Taglio del nastro della 22esima edizione di Cibus alle Fiere di Parma con il Ministro del Made in Italy e dell’Impresa Adolfo Urso e il Ministro delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentari e Forestali Francesco Lollobrigida.

I rappresentanti del governo hanno inaugurato l’evento di riferimento per l’agroalimentare Made in Italy in programma fino al 10 maggio dopo essere intervenuti al convegno inaugurale, Dinamiche competitive internazionali nel settore agroalimentare.

“Made in Italy – afferma Ursus – è ormai sinonimo in tutto il mondo di un prodotto di qualità ed eccellenza. Nel panorama della produzione internazionale siamo in serie A. La Food Valley di questo territorio è un vero e proprio modello di eccellenza nell’eccellenza che porta avanti tutti i valori che rendono grande il Made in Italy nel mondo. Riapre infatti oggi, dopo gli anni dei cigni neri, il Cibus, salone internazionale dell’alimentazione di Parma, e sono felice di essere qui con tutte le altre istituzioni ma soprattutto con le aziende che sono i veri protagonisti dell’economia. Il nostro Paese, infatti, è fatto di aziende e persone che sono l’espressione autentica della peculiarità del nostro sistema industriale che porta sul mercato prodotti capaci di stare nel mondo perché considerati belli, buoni e ben fatti e quindi in nell’ambito della produzione internazionale siamo in serie A e lo siamo grazie al food”.

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Nel corso della giornata sono stati presentati i dati della ricerca realizzata dal Cersi, il centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con Fiere di Parma. Lo studio evidenzia in particolare come nel decennio 2013 – 2023 la crescita italiana dell’export agroalimentare è stata del 27% contro la media europea del 12%. Un risultato che ha portato i prodotti agroalimentari italiani venduti all’estero a quasi 64 miliardi di dollari, circa il 10% dell’export europeo (679 miliardi di dollari), collocando il Paese al quarto posto nel 2023 per sviluppo dell’export in Europa.

“Per noi ogni iniziativa di altissimo profilo come Cibus, che promuove l’eccellenza italiana, ha un valore incalcolabile e quindi sosteniamo queste attività, non solo con la nostra presenza, ma con ogni metodo che possa consentire ai nostri imprenditori di rafforzare la loro presenza sul mercato nazionale. e sui mercati internazionali”, ha sottolineato il ministro Lollobrigida. “Ci sono tanti operatori esteri – ha aggiunto – Tanti compratori che vengono alle fiere perché i cittadini del pianeta hanno sete e fame dell’Italia e noi vogliamo accontentarli”.

Il presidente di Fiere di Parma Franco Mosconi ha sottolineato i numeri fondamentali di questa 22esima edizione: “Tremila marchi, oltre mille novità, circa tremila top buyer da tutto il mondo”. Mosconi, nel suo intervento, ha inoltre evidenziato come “questa edizione di Cibus cade in un momento particolarmente intenso dal punto di vista strategico per la nostra azienda. Nella prima metà del 2023 abbiamo concluso un importante accordo societario con Fiera Milano, che ha trasferito il ramo d’azienda TuttoFood a Fiere di Parma. Oggi inauguriamo Cibus 2024, e stiamo già lavorando all’edizione 2025 di TuttoFood che si terrà a Milano dal 5 all’8 maggio del prossimo anno. I due grandi player nazionali hanno deciso di unire le forze per guardare allo sviluppo internazionale del settore agroalimentare italiano. È proprio qui che entra in gioco la seconda dimensione strategica”. “Dal 2016 il quartiere fieristico – prosegue – ha una proficua collaborazione con Koelnmesse nel settore delle macchine alimentari. E basti pensare ai numeri della recente edizione di Cibus Tec. Ebbene, forti di questi due passaggi, ora stiamo lavorando ad un terzo, di cruciale importanza: ovvero il rafforzamento della partnership tra FdP e Koelnmesse lungo la direttrice Parma-Milano-Colonia”.

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Positivo anche il commento di Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare: “Siamo molto onorati di aver contribuito, con Fiere di Parma, a un’edizione di Cibus da record. L’industria alimentare è un settore forte e in crescita e un settore che genera ricchezza attraverso i suoi prodotti e le sue attività. Una concretezza che si riflette nella grande fiducia che i consumatori ripongono in noi e che è dimostrata dal 93% dei cittadini che attribuisce all’industria alimentare lo sviluppo sociale ed economico, così come il 94% vede nel cibo Made in Italy uno dei principali ambasciatori della Italianità nel mondo e volano del nostro Pil. Numeri di un settore sano e competitivo che qui a Cibus sta dimostrando tutto il suo valore”.

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Della situazione relativa è intervenuto anche Lollobrigida Peste suina: “Non l’abbiamo mai sottovalutata. Molti errori sono stati commessi in passato, perché il nostro principale vettore” è “il cinghiale ungulato, che in Italia ha una presenza di gran lunga superiore alla media di qualsiasi altra nazione europea. Nel tempo si è sottovalutato un fenomeno, causato tra l’altro anche dall’uomo, perché l’importazione di una specie alloctona di cinghiale particolarmente proliferante ha portato ad un’eccessiva presenza di questi animali e ovviamente non sono stati presi provvedimenti le scelte necessarie in passato per ridurre questo fenomeno. a nostro avviso, che il rischio è legato alla biosicurezza delle singole aziende che producono”.

Mercoledì mattina, dopo la visita allo stabilimento Barilla di Pedrignano, il Ministro parteciperà a un incontro presso la sede dell’UPI di Parma con il Ministero delle Imprese e gli altri Ministeri competenti, come quello della Salute, proprio per confrontarsi con il operatori sui migliori strumenti per tutelare le imprese e la produzione e sicuramente anche l’ambiente e la salute”. “Credo che da questo incontro possano emergere le migliori indicazioni su come procedere insieme”, ha spiegato

Ursus.

 
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