“Attraverso le mie caricature racconto il mondo del calcio – .

Ama definirsi un ‘lavoratore d’arte’ e, fin da bambino, la sua passione è il disegno. Michelangelo Manente, fumettista molfettese (vive tra la Puglia e Milano), si avvicina al mondo della caricatura e del cartooning e, negli anni, diventa popolare grazie alle sue caricature che raccontano il mondo del calcio.

La tua passione per il disegno è nata a scuola. Come si è sviluppato il tuo percorso formativo?

Alle elementari ero il bambino responsabile del giornalino scolastico. Trascorrevo molti periodi dell’anno scolastico disegnando, scrivendo e soprattutto fotocopiando le varie pagine del giornale. Praticamente ho fatto tutto da solo. È stata un po’ un’anteprima del mio lavoro visto che, oltre al disegno, mi occupo anche di grafica nel settore editoriale. Quello che si chiama destino. Successivamente, dalle scuole medie, arriva finalmente il turno dei banchi di scuola, che sono stati teatro delle mie prime estemporanee artistiche. A livello formativo sono sempre riuscito ad essere autodidatta ma vorrei prendere qualche lezione di tecnica perché voglio colmare alcune lacune didattiche.

Ti piaceva ritrarre i tuoi professori. Come hanno reagito?

Chiaramente le mie vittime preferite non potevano che essere i professori. Un classico. Come era classica la conseguenza, una volta beccato (cioè sempre) mi hanno mandato dal custode a prendere uno straccio e dell’alcool per pulire il bancone ed eliminare ogni traccia di penna o matita. Anche la pulizia era una forma artistica, spesso sottovalutata.

È stato difficile inserirsi in questo settore?

Il mondo artistico, ma l’artigianato in generale, ha dinamiche un po’ particolari. Saper fare qualcosa non è l’unica abilità utile per creare il proprio mercato, infatti un altro aspetto che ritengo molto importante è sapersi esporre per creare il proprio network. Le pubbliche relazioni sono un fattore che secondo me ha un grande peso e possono essere l’elemento determinante. Mi piace molto anche conoscere persone interessanti e frequentare luoghi dove sia possibile scambiare esperienze professionali e non. Diciamo che non sono un artista (anche se mi piace definirmi un “lavoratore d’arte”) che si chiude nel proprio laboratorio per produrre opere, ho bisogno di interazioni umane, movimento, caos e disordine.

Che impatto ha avuto il mondo dei social media sul tuo lavoro?

Da qualche anno i social media sono intervenuti e hanno rivoluzionato il modo di fare progresso: coinvolgere algoritmi e sponsorizzare contenuti è diventato quasi più importante della qualità di ciò che si produce. Fare numeri sui social diventa quasi l’obiettivo primario. Ho fatto la scelta di investire di più sui canali “analogici” (eventi, fiere, strada, ecc.) perché li sento più simili ai miei parametri.

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Quali erano i tuoi cartoni animati preferiti?

Negli anni Ottanta o Novanta ne ho visti tantissimi, ho 46 anni e, passatemi il termine, sono della generazione AN (in avanti Naruto). Se dovessi fare un nome su tutti direi Ken il Guerriero, avrò visto tutta la serie almeno sette volte ma non ho mai capito molto della storia perchè la guardavo sempre con carta e matita per disegnarla dal vero tempo mentre le immagini scorrevano. Poi mi sono piaciuti i Cavalieri dello Zodiaco, l’uomo tigre, vari robot, Holly e Benji, City Hunter, Lupin (ma soprattutto Margot), Gigi la trottola, Dragon Ball e tanti tanti altri. Li ho disegnati tutti adesso anche con gli occhi bendati.

Non solo artisti, cantanti ma anche calciatori e allenatori. Sei un grande appassionato di calcio?

Assolutamente sì, ho giocato a calcio, anzi a “palla”, tanto, dalla strada ai campi da calcetto e da calcetto. Il mio corpo adesso mi odia perché l’ho consumato così tanto. Attualmente, infatti, sto cercando di curare i miei vari disturbi per poter continuare a fare qualche gioco con gli amici ogni tanto, chiaramente tra un dolore e l’altro. Il destino poi mi ha permesso di lavorare spesso in ambito “balloon”, infatti sono sempre super aggiornato così da poter sfornare fumetti e vignette in linea con l’attualità. Tra l’altro questo ambito del mio lavoro mi ha permesso anche di conoscere alcuni personaggi famosi del calcio e non solo e di poter fare una piacevole chiacchierata per conoscere meglio la persona più che il personaggio. Ho imparato molte cose interessanti.

Un personaggio che ti piacerebbe interpretare?

Ce ne sarebbero tanti, sinceramente mi cogliete impreparato ma si possono fare alcuni nomi. Faccio una premessa, in studio ne ho disegnati centinaia, ma, visto che faccio anche caricaturista dal vivo, vi dico alcuni nomi che mi piacerebbe disegnare dal vivo così posso anche prenderli questa occasione per scambiarci qualche battuta sarcastica, personaggi che personalmente vorrei: il Mago Forrest, Maccio Cappatonda, Checco Zalone, Simone Inzaghi, Giovanni Trapattoni, Antonio Conte… mi fermo qui altrimenti l’elenco sarebbe lungo.

Contatti:

Fumettista – Grafico – Caricaturista |Michelangelo Manente

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