«Riapriamo Porta Cremona e riprendiamoci la storia» – .

PIZZIGHETTONE – Dopo 104 anni l’antica Porta Cremona Nuova potrebbe tornare ad essere una vera e propria porta. Presidente Sergio Barili, qualche settimana fa in occasione dell’assemblea generale, aveva anticipato che una delle idee embrionali del gruppo volontari di Mura era proprio questa, ma si riservava alcune valutazioni. Ora siamo passati dalle parole ai fatti: penultimo il consiglio di amministrazione del gruppo ha infatti approvato importanti investimenti volti al recupero delle antiche mura austriacheda sottoporre alla preventiva approvazione della Soprintendenza.

Tra queste anche la ‘breccia’. Non solo: dopo il via libera, ieri si è tenuto il primo incontro con lo studio di architetti associati Giambattista Frigoli, Giuseppe Annuiti E Maria Giulia di Maleo, per l’affidamento dell’incarico di progettazione preliminare.

Per comprendere la portata dell’iniziativa bisogna fare un passo indietro al 1920, quando in seguito alla demolizione di due casematte necessarie per l’apertura della strada provinciale, Porta Cremona venne murata. L’obiettivo del GVM è proprio quello di riaprirlo per recuperare un elemento storico del borgo, aggiungendo l’installazione di un ponte che si colleghi al fossato. Il progetto preliminare definirà le caratteristiche qualitative e funzionali delle opere, il quadro delle esigenze da soddisfare e le specifiche storiche da integrare con eventuali prescrizioni della Soprintendenza. E se tutto va bene, la gara potrebbe essere aggiudicata nei primi mesi del 2025. La GVM precisa che questo importante intervento di riqualificazione si pone in continuità con tutti gli altri interventi di riqualificazione delle antiche mura austriache, che negli anni hanno migliorato sensibilmente l’aspetto del borgo e al tempo stesso la sua attrattiva turistica e la fruibilità da parte di cittadini e commercianti.

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Il consiglio di amministrazione di GVM ha approvato anche altri interventi sulle mura e in generale sul centro storico, che, considerando anche l’apertura di Porta Cremona Nuova, supererebbero complessivamente i centomila euro di investimento. Inizieremo da quella più urgente: l’impermeabilizzazione di alcune zone della copertura del museo su Piazza d’Armi, per evitare problemi derivanti da risalita di umidità e condensa, che sono la conseguenza delle infiltrazioni d’acqua dalla copertura.

Poi il rifacimento della facciata esterna dell’attuale sede dell’associazione e l’illuminazione del giardino Silva per renderlo fruibile per attività culturali. Tutto questo, così come gli altri fondamentali investimenti portati a termine in passato, è possibile grazie al grande lavoro e all’impegno di oltre duecento volontari. Che ogni anno si prodigano innanzitutto per la buona riuscita della manifestazione ‘Fasulìn de l’öc cun le cùdeghe’, che con le sue oltre diciottomila presenze medie rappresenta la principale fonte di autofinanziamento della GVM. La prossima sarà la 32esima edizione – 31 ottobre; 1, 2, 3, 9 e 10 novembre – e sarà quindi fondamentale per portare avanti gli ambiziosi progetti in cantiere.

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