Un folto gruppo di cittadini di Montefiore dell’Aso nel bolognese sulle tracce del loro illustre concittadino.
Tra il 1908 e il 1928, anno della sua morte, il pittore montefioranese Adolfo De Carolis dipinse il grande salone del Palazzo del Podestà a Bologna. Il suo busto campeggia in una delle porte d’ingresso della grande sala per rassicurare chi, entrando, si sentirà stupito mentre scorre tra le “glorie della città di Bologna” su 3200 mq.
Lo stupore che colpisce ogni visitatore di questo immenso salone è grande e ancora più toccante è stato per il gruppo dei Montefiorani del Carro di Piazza, che, unendo carnevale e cultura, domenica 5 maggio in una sorta di pellegrinaggio da Montefiore dell’Aso, città natale dell’artista, raggiunse Bologna per salutare l’artista piceno in occasione del suo 150° anniversario dalla nascita. Ma scopo ultimo di questo gruppo non è solo la rievocazione degli antichi fasti, che, non saturati dallo stupore degli affreschi di De Carolis, illustrati da Oronzo Mauro, sono stati accolti anche dalla direzione del Cinema Modernissimo dove Giancarlo Basili ha aggiunto alla lo stupore delle immagini fisse, la magia del movimento cinematografico.
Per compensare le fughe degli “artificialia” delle immagini di De Carolis e Basili, una passeggiata nei parchi e tra le antiche dimore bolognesi grazie a Marta Santarelli.
Il tour bolognese è stato possibile grazie allo spirito organizzativo del gruppo “il Carro di Piazza” nella persona di Emanuele Ciarrocchi con il sostegno – con ringraziamento – del Settore Musei e Luoghi della Cultura della Fondazione Marche Cultura, del Comune di Bologna – Assessorato alla Cultura e Promozione della Città, di Bologna Welcome, della Cineteca di Bologna e del Comune di Montefiore dell’Aso.
La visita al Palazzo del Podestà a Bologna è una delle tappe del “in viaggio con Adolfo De Carolis”, un viaggio ideato da Oronzo Mauro per celebrare il pittore marchigiano nei luoghi della sua attività artistica: Montefiore dell’Aso, ma anche Fermo, Ascoli Piceno, Bologna, Pisa, San Benedetto, San Ginesio, Arezzo, Roma.
Sono diverse le tappe di questo viaggio, testimonianza concreta della rilevanza nazionale di un pittore così importante nato in un piccolo borgo piceno.
Ma. Cioè.
