come e quali. L’acqua cercava di salvare l’agricoltura – .

come e quali. L’acqua cercava di salvare l’agricoltura – .
come e quali. L’acqua cercava di salvare l’agricoltura – .

“Maniche rimboccate” per cercare di recuperare, in ogni modo, l’acqua per irrigare i campi Sicilia. IL le dighe si stanno svuotando nella Sicilia Occidentale, mentre dall’altra parte dell’Isola aspettiamo giugno per rivedere in funzione – grazie ad un intervento temporaneo – la diga di Lentini. Si sono aperti anche scenari operativi fermare le perdite dalle chiuse del Ponte Barca. Gli aggiornamenti sono emersi nel corso dell’ultimo incontro dell’Osservatorio permanente distrettuale sull’uso dell’acqua, organizzato presso la sede dell’Autorità di bacino di Palermo. Tutti i consorzi regionali hanno riferito sullo stato delle dighe sotto la loro giurisdizione. Nel frattempo il Consiglio dei Ministri n°80 lo ha approvato stato di emergenza presentato da regione siciliana. La Sicilia può contare 20 milioni di euro per un’azione immediata.

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Niente prelievi idrici da Pozzillo, Ancipa e Don Sturzo

Per il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale, Emilio Cocimano comunicato una situazione residua invariato. Gli invasori Pozzillo, Avanzare E Don Sturzo non hanno volumi di acqua disponibili, pertanto non verranno effettuati prelievi per irrigare i campi. Sulla struttura di Diga di Lentini sono in corso gli interventisistema di sollevamento. Dovrebbero essere completati nei primi giorni di Giugno. Ciò consentirà approssimativamente 900 litri di acqua al secondo per irrigare le zone circostanti. La Regione Siciliana è al lavoro per la soluzione del problema traversa del Ponte Barca. Lo ha sottolineato l’Osservatorio per l’intervento sono necessarie le autorizzazioni riparazione delle chiuse. L’autorità di bacino ha concesso l’autorizzazione, la richiesta verrà inoltrata alla sovrintendenza. “Permane la necessità di convocare un incontro conferenza di serviziodurante i quali l’Assessorato al Territorio e all’Ambiente dovrebbe concedere l’autorizzazione in tempi rapidi”, si legge nel verbale della riunione.

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Agricoltura a Palermo: “Garantire la sopravvivenza”

Come già è complesso la situazione di fornitura che riguarda ilbevendo acqua per uso civile, per l’irrigazione dei campi, nel palermitano si parla della necessità di “garantire la sopravvivenza” delleagricoltura. Costantino Garraffa ha comunicato che il Consorzio di Bonifica Palermo “ha effettuato una valutazione dell’ requisito minimo necessarie per garantire la sopravvivenza dell’agricoltura della zona”. Per il territorio servito da Diga di Rosamarina, in particolare, è stato stimato un fabbisogno complessivo di circa 10 milioni e mezzo di metri cubi. Per quanto riguarda il serbatoio Pomaper il distretto di Jato sono necessari circa 3 milioni di metri cubi, mentre per l’invaso Garcia il fabbisogno è comunque di 2 milioni di metri cubi. Ciò che le autorità stanno valutando è l’ipotesi dividere i volumi, in particolare per i serbatoi multiuso. Cioè quelli per uso agricolo e civile.

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A giugno riapre la diga di Lentini. Ponte delle barche in standby

Durante la riunione Giuseppe Barbagallo per il Consorzio di Bonifica Catania confermato la volontà di recuperare l’acqua non trattenuti da paratoie ad uso agricolo. Un’operazione che non può alterare l’equilibrio del corso d’acqua, perché si limita a recuperare le risorse attualmente sprecate, che avrebbero già dovuto essere destinate all’agricoltura. Spostando l’attenzione su Consorzio di Bonifica Agrigento, Pieralberto Guarino parlato di drammatica situazione irrigua. Lo ha fatto riferendosi in particolare alle invasioni Castello, Fanaco, Prizzi E Garcia. Per il Consorzio di Bonifica Trapani, Fabio Sardo ha riferito il relative criticità alle scarse risorse idriche Dighe di rubino E Trinitàcosì come l’assenza di risorse nel serbatoio Zaffarana. Si conferma, infine, la forte criticità della situazione idrica, anche con riferimento alla provincia di Ragusa.

 
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