“Industriali, fate sentire la vostra voce per difendere le opere di cui avete bisogno” – .

Si sono svolte ieri, lunedì 6 maggio 2024, a Palazzo Esposizioni, le Assise 2024 della sede pavese di Assolombarda. Ospite anche il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini. Alessandro Spada: “Le infrastrutture sono centrali per la piena competitività di un territorio che esprime innovazione ed eccellenza industriale. Con il ministro Salvini abbiamo condiviso gli interventi improrogabili e le relative prospettive di sviluppo e crescita”.

Salvini a Pavia con Assolombarda

Hanno avuto luogo alle Palazzo delle Esposizioni di Pavia le Assise 2024 della sede pavese di Assolombarda, dal titolo ‘La tua prossima Pavia’.

IL Assise di Pavia, aperto dall’intervento di Il presidente di Assolombarda Alessandro Spadasono stati un momento unico di condivisione, riflessione e confronto tra gli attori economici, sociali e istituzionali del territorio.

L’occasione è stata l’aggiornamento del Piano strategico per il territorio, lanciato 4 anni fa da Assolombarda che raccoglie non solo l’andamento e le criticità dei cantieri locali, ma anche l’analisi economica e un quadro approfondito e dettagliato della filiera calzaturiera realizzato da Centro Studi Assolombarda.

Le infrastrutture

Durante l’evento il tema fondamentale del infrastruttura, con il Presidente di Assolombarda e il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Quella delle infrastrutture è, per Assolombarda, uno degli snodi strategici che frena una ripresa solida e un avvio sicuro verso un percorso di riequilibrio territorialefondamentale per la crescita economica del territorio pavese.

“Siamo da sempre convinti che le infrastrutture siano centrali per la piena competitività di un territorio come Pavia che esprime innovazione ed eccellenza industriale – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Con questa consapevolezza, abbiamo molto apprezzato che, con la scelta dell’assessore, l’ Autostrada Vigevano-Malpensa ha ottenuto i finanziamenti per le tratte A e C. Un’infrastruttura fondamentale affinché Vigevano e la Lomellina non soffrano più di un isolamento che ha gravi effetti negativi sull’economia del distretto.

Allo stesso tempo apprezziamo sicuramente l’inclusione di nuovo Ponte della Becca nel contratto di programma ANAS. Chiediamo ora che la realizzazione di quest’opera venga finanziata al più presto. Crediamo inoltre che sia fondamentale per il rilancio del territorio che verrà venne raddoppiata la linea ferroviaria tra Milano e Mortara – che è ancora privo di un progetto definitivo e dei relativi finanziamenti – e che si proceda celermente a reperire le risorse per la quadruplicamento dell’intera linea Milano-Pavia-Tortona lungo il Corridoio Reno-Alpi, strategico per i collegamenti con il porto di Genova. E, inoltre, che si trovino nuove soluzioni al posto del tratto autostradale tra Broni e Stroppiana. Queste sono per noi priorità che abbiamo condiviso con il Ministro Matteo Salvini perché le connessioni infrastrutturali sono una leva di competitività ma anche di sicurezza economica e di autonomia strategica”.

Il discorso di Matteo Salvini

Salvini è arrivato a Palazzo Esposizioni intorno alle 17. Il vicepremier Salvini ha evidenziato un piano di finanziamento delle opere pubbliche senza precedenti dal dopoguerra: «Abbiamo 39 miliardi del Pnrr per investimenti nel traffico ferroviario, puntando sull’Alta Velocità e sulle linee pendolari». Fornisce inoltre dettagli sui progetti locali, come il finanziamento per la Vigevano-Malpensa e i lavori previsti sulla Milano-Pavia-Tortona nella seconda metà del 2024.

Infine, sottolinea la sua missione di apertura e chiusura dei cantieri e di semplificazione delle infrastrutture. Riguardo all’Europa, sottolinea l’importanza di un’Unione che lavori per garantire la pace, il benessere e la piena occupazione. Parlando dei fondi europei a disposizione del Pnrr e delle altre infrastrutture, invita gli industriali a collaborare per difendere i progetti necessarinonostante le sfide burocratiche: “Fatevi sentire per difendere le opere di cui avete bisogno.

L’evento è proseguito con l’intervento di Valeria Negri, Direttore del Centro Studi Assolombarda, con due analisi territoriali: l’ quadro economico con le prospettive al 2024e il focus sulla filiera calzaturiera.

Il recente quadro economico e le prospettive per il 2024

Il 2023 era un anno di crescita ancora positiva per l’economia pavese, seppure in rallentamento rispetto al biennio precedente di ripartenza post-Covid, soffrendo come la Lombardia e l’Italia del rallentamento della domanda globale e del contesto fragile e incerto condizionato da guerre, inflazione ancora elevata, nuove frizioni nel commercio globale.

I risultati del territorio, in termini produttivi e esportare sono importanti: i dati parlano di un Pil per Pavia cresciuto di un valore superiore a quello del 2019 +4,2%una performance migliore di quella nazionale (+3,5%) e un fatturato estero record di 4,5 miliardi di euro nel 2023, con un incremento del +0,6% rispetto al 2022, mentre l’Italia, seppure ai massimi storici, resta ferma.

Guardando al futuro, le aspettative per il 2024 sono una ulteriore crescita del +1,0%: un’espansione in linea con la Lombardia e ancora superiore alle stime più recenti per l’Italia (+0,7% nello scenario Prometeia). Con queste dinamiche, a fine 2024 Pavia si posizionerebbe su un livello di valore aggiunto superiore al +5,3% rispetto al pre-Covid (per confronto: la Lombardia è al +6,7%, l’Italia al +4,2%).

Sul mercato del lavoro, concentrandosi sull’ultimo anno, nel 2023 rispetto al 2022 il numero degli occupati cresce di +3mila unità (+1,4%). Parallelamente, la disoccupazione continua a diminuire sensibilmente e scende al 4,7%, con un calo di 1,3 punti percentuali rispetto al 5,9% dell’anno precedente e -2 punti rispetto al 2019, riducendo così la distanza dalla media regionale. Il tasso pavese è ancora leggermente superiore a quello lombardo (4,0%), ma decisamente inferiore alla media nazionale pari al 7,7%.

La filiera della calzatura

IL distretto di Vigevano e della Lomellinaformato da materiali e componenti per calzature, produttori di calzature e meccano della calzatura insieme, è un ecosistema in evoluzione capace di attivare più di 1 miliardo di euro di fatturato annuo, con una crescita del +28,5% dal 2019 al 2022 Il valore aggiunto generato dalle sue aziende conta per il 7,3% del totale dell’industria pavese.

Concentrandosi su un campione chiuso di 142 aziende, per le quali sono disponibili i bilanci dal 2022 al 2019, è possibile effettuare alcuni ulteriori confronti nelle dinamiche per settori. Nel 2022 tutti i settori industriali presentano un fatturato superiore ai livelli raggiunti nel 2019, ma con eterogeneità nelle performance: +40,6% materiali e componenti per calzature, +29,7% produzione calzaturiera, +17,3% macchine per calzature. Il settore di commercio e servizi presenta, invece, un divario pari a circa -4%.

In termini dimensionali, numericamente prevalgono microimprese (fatturato 2022 inferiore a 2 milioni di euro) che rappresentano il 60% delle imprese censite, a cui si aggiunge un ulteriore 25% di piccole imprese (fatturato annuo compreso tra 2 e 10 milioni di euro). Il 12% sono aziende di medie dimensioni (fatturato annuo compreso tra 10 e 50 milioni di euro) e solo il 3% (ovvero 4 aziende) sono grandi aziende (sopra i 50 milioni di fatturato).

Il distretto presenta al suo interno specificità e sinergie settoriali: all’interno della filiera, per numero e vitalità, spiccano le imprese industriali della chimica e della gomma che operano a monte nel settore dei materiali e dei componenti per calzature, e le realtà dei produttori di macchinari al servizio del mercato calzaturiero. Il settore delle aziende che si occupano più a valle della produzione di calzature sta, però, attraversando un ridimensionamento e la presenza sul territorio, pur disponendo di aziende produttive di altissima qualità, si riduce in numero.

Il Piano Strategico per il rilancio del territorio

A quattro anni dall’avvio del processo, alcune delle indicazioni contenute nel Piano strategico presentati nel 2020 sono diventati realtà e alcuni trend di cambiamento positivo si sono indiscutibilmente affermati: dalla scelta di Pavia come sede della Fondazione Chips-ITall’avvio della realizzazione del Parco Cardano con Arexpo, dai percorsi ITS attivati, ai processi di riqualificazione dell’area ex Neca ed ex Necchifino alle gare per i lavori di Vigevano-Malpensaagli investimenti che stanno dando sostanza al rilancio dell’ termalismo in Oltrepò. Il 2023 è stato un anno di svolta per il territorio pavese, grazie anche al riconoscimento dell’ Pavia Capitale della cultura d’impresa e lo straordinario programma di eventi e iniziative che ne è scaturito, un programma promosso da Assolombarda, ma realizzato con il coinvolgimento attivo di numerosi attori locali.

Il nuovo Piano presenta ora una struttura composta da 5 linee guida di sviluppo: sostenibilità, innovazione, capitale umano, cultura aziendale e infrastrutture. A queste cinque leve si aggiungono tre focus territoriali: il distretto di Vigevano, l’Oltrepò, la Carta Europea degli aiuti regionali.

“La nostra ambizione è che Pavia esca da questo Piano come una Green Smart Land – ha affermato Nicola de Cardenas, Presidente della sede di Pavia di Assolombarda. – Dopo l’anno speciale di Capitale della Cultura d’Impresa, siamo ancora più determinati e convinti di quale possa essere il posto di questo territorio nell’economia dell’area metropolitana.

Gli investimenti non mancano, pensiamo ad Arexpo e Colline e Oltre, che hanno dimostrato di credere in questo territorio e nelle sue traiettorie di sviluppo. Innovazione è una possibilità che abbiamo a portata di mano, avendo assistito, nell’ultimo anno, a un’impetuosa accelerazione di processi che vanno in questa direzione, tra transizioni gemelle, digitale, intelligenza artificiale, green economy ed economia circolare. Invito tutti gli attori del nostro ecosistema a lavorare per immaginare iniziative che celebrino e diano ulteriore slancio a questa nostra rivoluzione verso l’innovazione.

Ci sono certamente alcune situazioni critiche, in particolare, che richiedono un maggiore impegno e un cambio di passo, soprattutto da parte delle istituzioni, come ha ben spiegato il presidente Spada. Pensiamo soprattutto alla Regione Lombardia e alla sua iniziativa per la definizione dell’Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale (AQST) della Provincia di Pavia, strumento di programmazione negoziata. Un altro tema che riteniamo essenziale per il riequilibrio territoriale di alcune aree del nostro territorio è quello relativo alla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale. È ora necessario che questa opportunità si traduca in misure concrete di incentivazione che sfruttino tutte le possibilità”.

Il lavoro è continuato con a Tavola rotonda sulle prospettive di trasformazione in atto nei tre diversi territori: sono intervenuti Maria Vittoria Brustiapresidente di Assomac che ha parlato della filiera calzaturiera, Igor De BiasioL’amministratore delegato di Arexpo che ha dimostrato la centralità di Pavia negli investimenti della sua azienda, chi a Milano sta dando nuova vita e forma alla Mente e chi a Pavia lavora su Parco tecnologico per lo sviluppo sostenibile di Cardanoil presidente di Colline e Oltre, Massimo Grassellichi ha detto il strategie di sviluppo per l’Oltrepò.

 
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