Addio a Giorgio Benelli. Il tecnico appassionato di politica e ambiente – .

Addio a Giorgio Benelli. Il tecnico appassionato di politica e ambiente – .
Addio a Giorgio Benelli. Il tecnico appassionato di politica e ambiente – .

“L’amico che fa miracoli con il cacciavite in mano, una vita, tante vite, tutte meravigliose, ma soprattutto l’incredibile avventura del Nido del cuculo che abbiamo condiviso con Valerio, una barca improbabile, onirica, quasi leggendaria, un soffio sul mare”. Così l’editore Danilo Montanari ricorda Giorgio Benelli, scomparso lunedì all’età di 81 anni. Era malato ed era ricoverato da alcuni giorni. Erano amici da tutta la vita, da quando si erano conosciuti al Bar Mosaico nel 1969. La barca era quella che avevano costruito insieme, lì c’era anche l’altro grande amico, Valerio Ravaioli. Era un’accozzaglia di pezzi improbabili, raccolti qua e là e la prima volta che entrò in acqua era tutto storto, del resto nessuno dei tre era esperto di mare. Ma li aveva portati lontano, anche se non sempre dove avevano previsto: una volta sbagliata strada, erano diretti a Lussino e si ritrovavano a Pola.

Giorgio Benelli era un tecnico e aveva lavorato nel laboratorio analisi della Provincia. Ma soprattutto era un uomo dalle tante grandi passioni. A partire dalla politica che lo portò a essere tra i fondatori della filiale ravennate di Lotta Continua negli anni Settanta. Con Valerio Ravaioli, oltre al mare, negli anni ’80 ha condiviso la nascita di un luogo nella pineta di Marina divenuto leggenda a Ravenna: La Regina d’Africa. Insieme a loro c’erano Mauro Zanarini, Walter Pretolani e Domenico Berardi.

Fu un grande viaggiatore e fotografo, un ambientalista convinto che portò avanti numerose battaglie per la tutela di Ravenna e del suo territorio. Innanzitutto quello che all’inizio degli anni 2000 portò alla costituzione del comitato La Duna Viva, per tutelare il tratto di spiaggia di Marina di Ravenna antistante la colonia dove si voleva costruire uno stabilimento balneare. Ed è stato proprio grazie alle proteste e alla mobilitazione del movimento che il progetto è stato poi abbandonato. Giorgio Benelli è stato tra i primi a scattare foto aeree di Ravenna con il drone, prima ancora di utilizzare il deltaplano per realizzare una mappatura dell’intero territorio. Era stato anche in prima linea nella protesta contro la costruzione di un’isola sotterranea nello spazio prospiciente via di Roma nei pressi di piazza Anita Garibaldi. Ma lì aveva avuto meno fortuna. Negli anni è stato protagonista di campagne a livello locale, ad esempio in difesa delle zone umide del ravennate, e nazionale, come quella sull’acqua come bene pubblico. Un ricordo arriva anche da un altro amico, Marcello Landi, con cui Benelli condivideva discussioni e chiacchierate fin dai tempi del Bar Mosaico. “Negli ultimi anni – racconta Landi – ci vedevamo spesso al bar, non era più il Mosaico, ma lo chiamavamo il nostro ‘ufficio’, parlavamo, scambiavamo idee. Eravamo un piccolo gruppo di persone molto leali, anche Nino Carnoli c’era sempre”. Giorgio Benelli è stato sempre gentile, mai scortese e raramente alzava la voce, ma sempre determinato nelle sue convinzioni.

Lascia la compagna Monica e la figlia Irene. I funerali si terranno all’obitorio alle ore 16,45 con partenza per il cimitero di Ravenna.

Annamaria Corrado

 
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