La sentenza del Consiglio di Stato impone lo stop alle proroghe delle concessioni: “Temi di campagna elettorale mentre le associazioni di categoria sono ormai occupate in altre faccende impegnative”
“Stagione alle porte e stagione a rischio per gli stabilimenti balneari di Civitavecchia.
Il Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni statali al 31 dicembre 2023, diventa pertanto impossibile per le varie amministrazioni concedere ulteriori deroghe.
Il Consiglio di Stato aggiunge poi “che non si possono indire gare senza prevedere un compenso per gli attuali concessionari”.
Si tratta di un annoso problema, mai risolto e sempre rinviato, dell’applicazione della legge Bolkenstein.
Non sono coinvolte solo le attività balneari, ma anche chioschi, ristoranti, campeggi e tutte quelle strutture che svolgono attività sul demanio marittimo.
È ovvio che le aziende investiranno solo per garantire la continuità.
Senza un provvedimento legislativo chiarificatore si corre il rischio concreto di un caos amministrativo, che metterà a rischio numerose aziende e lavoratori che costituiscono parte dell’offerta turistica e avrà conseguenze sull’intero settore turistico; se la qualità delle spiagge dovesse peggiorare, l’intero sistema ricettivo e non solo ne risentirebbe.
Dopo il mercato di piazza Regina Margherita, in attesa di ristrutturazione da 15 anni, ora c’è il rischio di mettere in crisi un altro pezzo dell’offerta turistica cittadina per i crocieristi e il turismo in generale, nonostante i numeri positivi che quotidianamente vengono visualizzati.
Un tema per l’attuale campagna elettorale, e una totale assenza da parte delle associazioni di categoria ora su altri temi impegnativi”.
Tullio Nunzi
Pubblicato mercoledì 8 maggio 2024, ore 07:25:00 © TUTTI I DIRITTI RISERVATI
