«Parma, prestazione altissima. Pecchia? Un peperone” – .

«Parma, prestazione altissima. Pecchia? Un peperone” – .
«Parma, prestazione altissima. Pecchia? Un peperone” – .

Per commentare l’inedito traguardo del primo posto in Serie B ottenuto dal Parma, nell’ultima puntata di PARMATALK, è intervenuto la leggenda gialloblù Fausto Pizzi che, da calciatore, fu protagonista della prima storica promozione in Serie A dell’ormai lontano passato. nel 1989/1990.

Il super ospite di questo lunedì, in diretta nel corso della 29esima puntata stagionale del webshow di SportParma dedicata ai Crociati, ha innanzitutto sottolineato la bellissima festa post partita, che ha ricordato quella precedente del suo tempo: «Ricordo bene la festa in piazza per la nostra promozione e anche quella allo stadio. Ma anche la folla di ieri (domenica, ndr) è stata incredibile. Il popolo di Parma ama la propria squadra, è sempre molto legato: è stato bello vedere tanti giovani in Piazza, c’è un ricambio generazionale di tifosi e questo è bello. Il seguito che la squadra continua ad avere è di alto livello. Adesso ci sono i figli di chi ci sosteneva qualche anno fa”. La passione e il sostegno dei tifosi del Parma sono tornati alle evoluzioni del tempo, a differenza del calcio che ha cambiato usi e costumi: «Adesso i parmigiani possono vivere meno dei giocatori – continua Pizzi –, li vede solo la domenica e in pochi casi fortunati: abbiamo avuto più contatti con la città, abbiamo fatto allenamenti aperti. La gente sapeva se eravamo simpatici, antipatici, carini o “scontrosi”, aveva l’opportunità di conoscerci meglio: è un peccato che il calcio di oggi non permetta ai giocatori di vivere di emozioni e di non avere contatto tra le persone e la propria squadra “.

Sulla conquista dello scudetto cadetto da parte di Delprato e soci, l’ex allenatore e dirigente delle giovanili gialloblù si è espresso così: «Il primo posto è assolutamente meritato: la squadra è sempre stata in testa fin dall’inizio del campionato e ha continuato a giocare un ottimo calcio. A parte qualche sporadico intervallo qua e là, ha sempre avuto un’altissima continuità di rendimento, il gruppo ha lavorato benissimo ed è sempre stato a disposizione: l’esempio è Hernani, domenica è passato da trequartista a difensore centrale. Ci vuole un atteggiamento mentale di alto livello: il Parma è formato da ragazzi straordinari, il primo posto è più che meritato”.

Inoltre, grandi meriti vanno attribuiti a mister Pecchia, e anche al suo ex compagno di squadra: «L’ho conosciuto da giocatore, giocavamo insieme nel Napoli: era un Peperino, aveva il mercurio addosso, faceva 3-4 gol all’anno. Ragazzo intelligente, ha giocato in Serie A, ma ha passato molto tempo dietro i suoi libri: potenziale umano enorme. Quando ho fatto il Master a Coverciano sono andato a trovare Benitez: Rafa ha tenuto la conferenza, mentre Fabio ha condotto la formazione. E’ un ragazzo molto preparato. La sua conoscenza e il suo gioco si sono evoluti nel corso degli anni, quest’anno ha messo a frutto il suo percorso. Mi sembra che questo sia quello su cui ha influito di più: ha affrontato una squadra che da due anni deludeva in Serie B, con tanti stranieri, ed è riuscito a coinvolgere tutti e a fare del Parma una squadra in tutti i sensi. parola.” ha commentato.

CLICCA QUI PER VEDERE LA 29ESIMA PUNTATA DI PARMATALK

 
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