Alla Locanda della Casa uno stage per “allenare” le competenze relazionali – .

Alla Locanda della Casa uno stage per “allenare” le competenze relazionali – .
Alla Locanda della Casa uno stage per “allenare” le competenze relazionali – .

ROVIGO – Sapersi relazionare con gli altri è una competenza. Per svilupparlo è necessario il giusto contesto e le attività in cui praticarlo. Ha potuto sperimentarlo Michele, durante i suoi tre mesi di stage presso la Locanda della Casa in via Pascoli a Rovigo. Al termine del quale riprende un percorso lavorativo interrotto, uscendone arricchito di nuove opportunità.

La Locanda della Casa è il nuovo servizio con cui da alcuni mesi la Caritas diocesana di Adria-Rovigo raccoglie e rilancia l’esperienza di ospitalità dei Frati Cappuccini: un luogo aperto, in cui offrire un pasto caldo, un caffè, un momento di socialità. “È un bellissimo ambiente, un posto molto vivo – racconta – mi è sempre piaciuto stare con la gente, mi ha sempre attratto il contatto con la gente. Con questa esperienza si sono risvegliate in me nuove conoscenze, ho imparato a rimettermi in gioco, perché ero ferma da molto tempo”.

Quello di Michele non è volontariato, ma un percorso di inserimento professionale. Michele arriva presto alla Locanda, apre e organizza gli spazi e le prime attività, accoglie gli ospiti, li registra e infine riordina gli spazi fino alla chiusura. “Mi piace fare il caffè, anche se non posso berlo. Mi ricorda il bar dei miei genitori, dove da ragazzo aiutavo e poi facevo il corso per diventare barman”.

Partecipare ad uno stage in un servizio come La Locanda della Casa richiede un impegno diverso rispetto a quello dei volontari, non solo da parte del tirocinante, ma anche dell’azienda. Zico Lavoro, la “zona” dell’impresa sociale di Rovigo dedicata proprio agli inserimenti lavorativi, ha curato il progetto formativo, di inserimento e accompagnamento, per far sì che questa esperienza fornisse al tirocinante gli strumenti per trovare la propria strada nel mondo del Lavoro.

Fondamentale è stata la capacità dell’organizzazione ospitante di definire un progetto su misura per il tirocinante. “In questo caso abbiamo pensato ad un nuovo incarico per Michele – spiega Mauro Rossin, operatore Caritas – Non lo abbiamo identificato come un altro volontario, ma proprio come una nuova figura. E con lui si sono attivate diverse innovazioni, legate ad esempio all’accoglienza degli ospiti”.

La vocazione della Locanda, del resto, non è solo quella di essere un servizio alle persone in difficoltà, ma un luogo aperto a tutta la comunità: “Il tirocinio, quindi, è stato interessante per aprirci, oltre che per sperimentare un po’ – – continua Rossin – Credo che in questo sia importante che il tutor non sia completamente interno al servizio, ma abbia la possibilità di osservarlo dall’esterno. Nel caso di Michele abbiamo potuto considerare non solo la gestione di questa esperienza, ma anche il percorso che intraprenderà successivamente.” Perché uno stage può essere anche un’occasione per farsi aiutare a riconoscere meglio le proprie competenze e capire come valorizzarle in un nuovo percorso professionale. “Michele – conclude Rossin – sa stare con la gente, gli viene naturale. E questa cosa può essere una delle risorse che può spendere per una professione”.

Anche questa esperienza rientra nel progetto “Gol in Rete per il Polesine”, sostenuto dalla Regione Veneto con la DGR 921/2022 “Percorso 4 GOL – Lavoro e Inclusione”. Zico è partner del corso, che ha svolto attività formativa in aula e poi sul campo, attraverso esperienze lavorative. Il ruolo dell’impresa sociale di Rovigo è soprattutto quello di curare la preparazione del tirocinio e, passo dopo passo, ciò che accade durante l’esperienza, attraverso l’accompagnamento e il monitoraggio. Per far sì che questa opportunità sia davvero utile per entrare o rientrare nel mondo del lavoro e costruire attraverso esso il proprio futuro.

Nella foto, Michele con Mauro Rossin ed Enrico Buoso, operatore responsabile della Locanda della Casa.

 
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