PILLOLE A PEDALE. DALLA GENOVA DI DE ROSSI ALLA LUCCA DI CIPOLLINI, PASSANDO PER CASA PETACCHI E PODENZANA – .

È nella splendida cornice di Genova, non lontano dall’iconica Lanterna che il Giro d’Italia si riunisce per affrontare la quinta tappa. Sono 178 i chilometri da percorrere per raggiungere il traguardo a Lucca, in Toscana. Itinerario che propone prima la bellissima costa ligure di levante, poi la salita al Passo del Bracco e si percorrono, per la maggior parte, lungo il tracciato della strada statale n. 1 Aurelia con variante al termine per raggiungere Lucca.

§ Genova vanta una tradizione ultracentenaria della corsa rosa e, in tema di due ruote, vive sempre con passione il suo “Giro dell’Appennino” con sede a Pontedecimo, illustrato da un albo d’onore di specifico valore. È una città ricca di storia, monumenti, tradizioni, con tante varianti, che si affaccia sul mare con il suo importante porto. Sono stati diversi i podisti nel territorio genovese dove il ciclismo trova percorsi obbligati e impegnativi tra le colline e il mare. Un ricordo per il campione olimpico di Helsinki 1952 nel quartetto di pista Mino De Rossi, nato ad Arquata Scrivia nel 1931 e scomparso a Genova nel 2022, buon professionista in viaggio ed eccellente, elegante, pistard, amico di Fausto Coppi e il genovese Luigi Zaimbro (1936-2022), buon professionista e altri di tempi più recenti. Anche lui era genovese d’adozione Imerio Massignannoto alpinista, è mancato sabato 4 maggio con i funerali celebrati ieri.
La partenza vera e propria è da Quarto dei Mille, storico punto d’imbarco della spedizione dei Mille di Garibaldi Arrivo di tappa vinto dal belga Willy Schroeders del Giro d’Italia del 1961 che celebrò il centenario dell’Unità d’Italia prima di intraprendere le tappe sarde.

§ L’itinerario panoramico altamente suggestivo offre la Golfo del Tigulliotra mare e monti, offre in sequenza, Sori, Recco che evoca la pallanuoto, una breve salita a la Via dei Camogli, poi Rapallo, Zoagli e Chiavari, sede più volte della corsa rosa con arrivi e partenze dove è nata nel 1995 Luca Raggioprofessionista per due stagioni.

§ Continuiamo per Asse dove finiva uno tappa del Giro 1994 vinta in volata da Jan Svorada, Sestri Levante, importante centro con la splendida Baia delle Favole, arrivo di tappa per cinque volte, città frequentata da personaggi storici. Segue una facile salita al Passo del Bracco, con il passaggio nella provincia con capoluogo La Spezia. Carrodano, Borghetto di Vara, Padivarma e poi Ceparana. Breve digressione nella provincia di Massa Carrara, ancora quella della Spezia, toccando i territori panoramici della Santo Stefano di Magra, Sarzana e la storica Luni che dà il nome alla zona delimitata Lunigiana che, in ottica ciclistica, propone l’omonima corsa a tappe junior di altissima qualità internazionale.

§ Spezzini, di epoche diverse, con palmarès di prim’ordine, lo sono Massimo Podenzana e Alessandro Petacchi e il ritardo Graziano Battistini, nato a Fosdinovo (Massa Carrara) ma vissuto in provincia della Spezia. Ancora la provincia di Massa Carrara con il passaggio dalle due città conosciute in tutto il mondo anche per i loro marmi pregiati. Entrambi hanno buone tradizioni ciclistiche.

§ Infine si entra nella provincia di Lucca attraverso Pietrasanta, Capezzano Pianore, la frazione di Camaiore e poi Camaiore che evoca una corsa importante e dagli albori notevoli che, da circa dieci anni, è divenuta punto di partenza costante della rinomata Tirreno-Adriatico. Bisogna superare il valico di Montemagno, cosa non impossibile, percorrendo la strada chiamata localmente “Freddana” verso San Martino in Freddana e Monte San Quirico, già in territorio di Lucca, splendida città con le sue mura.

§ Lucca e altre località della provincia sono custodi di un’attività ciclistica complessa e difficilmente sintetizzabile in breve, sia sul piano organizzativo che su quello dei gruppi sportivi di varie categorie – Fanini in evidenza – e nomi di corridori in abbondanza. Mario Cipollini è in testa, per distacco, di questa classifica, ma citiamo anche Francesco Chicchi e, in tempi passati, Giacomo Finiper dirne alcuni.

§ La soluzione in volata sembra quella più scontata ma la ruota gira spesso e non sono da escludere manovre per scoprire chi sarà il successore di Jonathan Milan, splendido vincitore ad Andora che potrebbe giustamente ambire, vista la sua gamba, a un bis immediato.

 
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