«Qui per il buon Santo» – .

«Qui per il buon Santo» – .
«Qui per il buon Santo» – .

L’edizione 2024 del Corteo Storico di San Nicola è iniziata come da tradizione in Piazza Federico II di Svevia, nei pressi del Castello Svevo. Come ogni anno, attesa ed emozione hanno accompagnato la rievocazione della vita e dei miracoli del protettore di Bari. Uno dei momenti più amati dalla città, tanto che fin dalle prime ore del pomeriggio i baresi si sono accalcati attorno alle transenne installate lungo il percorso del corteo. , per cercare di accaparrarsi il posto migliore, per ammirare comparse e sbandieratori e la famosa Caravella, l’imbarcazione che portò nel capoluogo pugliese le ossa del vescovo di Myra. «Il corteo storico è uno dei momenti che attendo di più – racconta uno spettatore – tanto che quest’anno sono arrivato in anticipo per assicurarmi la migliore visione possibile. La parte più bella per me è lo spettacolo con le danzatrici aeree che si tiene in Piazza della Libertà. Un momento magico che accompagna i festeggiamenti per San Nicola: è un buon santo e merita tutta la devozione che ha non solo qui a Bari ma in tutta Europa”.

Il tema scelto per il 2024 da Fusaro, direttore artistico del corteo, ha messo in scena un viaggio artistico a metà tra cielo e terra, tra Oriente e Occidente. Sono stati scelti tre “quadri” per celebrare la vita di San Nicola.

L’azione della prima scena è una leggenda poco conosciuta: un Venerdì Santo, mentre i fedeli pregavano, tre ragazzi giocavano sulla spiaggia. Si unirono a un ragazzo più grande e salirono su una barca con lui. Il mare agitato li ha spinti in mare aperto. I ragazzi invocarono San Nicola che apparve, visibile solo a loro e li fece addormentare. Al risveglio, con il vento a favore, tornarono in porto.

Il dipinto si ispira ad uno dei miracoli che riguardano il rapporto tra il Santo, il mare e la giovinezza. San Nicola, come albero maestro della nostra esistenza, ci tira fuori dal naufragio, raddrizza le vele della nostra esistenza e ci riporta in salvo.

Di seguito, la leggenda delle tre ragazze che il vescovo di Myra salvò da un destino di prostituzione e giogo paterno. Infine, l’immagine della pace: sebbene non sia tratta da miracoli o leggende, racconta della fondazione del culto di Nicola a Bari, oppure di un momento della Traslazione delle reliquie del Santo. Un dipinto che non si riferisce ad un racconto leggendario o ad un miracolo, ma che evoca eventi storici.

Il 9 maggio, nel porto della città, i 62 marinai, di ritorno dalla spedizione a Myra, furono accolti dalla folla festante. Uno scontro tra i marinai e le guardie dell’arcivescovo Ursone (che in quel momento si trovava a Trani o Canosa) pose al centro della contesa l’urna contenente le ossa del Santo.

L’Abate di San Benedetto, Elia, con i suoi monaci, calmò gli animi e riportò la pace tra le opposte fazioni. Sorse l’aspra disputa su chi dovesse custodire le reliquie del Santo, a quel tempo ancora conservate e protette in un baule di marinai. I soldati armati ed i cittadini baresi scarsamente armati si scontrarono aspramente; Due persone sono state uccise e molte ferite a terra. L’abate Elia intervenne proclamando Nicola protettore della città e di tutto il popolo, e in suo onore fu così ristabilita la pace.

Il corteo si è concluso con il grande spettacolo sul sagrato della Basilica con sbandieratori e letture dell’attore Marcello Prayer accompagnato al pianoforte dal musicista Renzo Rubino.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Maggio 1974 tra speranza e dolore Conferenza nell’Archivio di Stato – .
NEXT Finale Nazionale U15F, Bronzo per Trieste (49-35 al Basket Roma). Per lo Scudetto Costa Masnaga-Reyer Venezia, live su Twitch Italbasket – Federazione Italiana Pallacanestro – Finale Nazionale U15F, Bronzo per Trieste (49-35 al Basket Roma). Per lo Scudetto Costa Masnaga-Reyer Venezia, diretta su Twitch Italbasket