“Armani, si comincia con Trento ma per lo scudetto serve altro“, è il titolo dell’editoriale di Massimo Pisa su La Repubblica alla vigilia dell’inizio dei playoff dell’Olimpia Milano. Un estratto delle sue considerazioni: “[…] Piuttosto, l’Olimpia dovrà cercare in fretta quelli che Ettore Messina due giorni fa ha eufemisticamente definito “nuovi equilibri”. E cioè, in una lettura più cruda, l’identità e l’unità della squadra che quest’anno ha inseguito come la fenice”.
Problema del fatturato. “Né la trasferta di domenica ha risolto il rebus relativo al turnover degli stranieri: Johannes Voigtmann è tornato in rotazione a scapito di Denzel Valentine, con Maodo Lo ancora in borghese, ma alzi la mano chi si è accorto della presenza del big tedesco, mentre resta l’assenza di un’ala di peso a supportare Napier, Hall, Tonut e Shields, ritardando come Godot il ritorno ad alti livelli di Flaccadori e (soprattutto) Bortolani. La coperta resta corta ovunque la si voglia girare, contando anche il rosso fisso nella riserva di energia di Kyle Hines e l’evidente inaffidabilità tattica di Alex Poythress, che tra tutti i lunghi domani sarebbe il più atleticamente vivo [oggi ndr] Billy Baron riapparirà ad Assago, carico delle convinzioni cliniche della sua convalescenza americana evidenziate ieri sera dall’ennesimo tweet ottimista. Le possibilità che possa finalmente guarire sono notevoli, le possibilità che possa dare una mano durante i playoff sono una su un milione. Ma non zero, visto il panorama intorno…”.