Morti sul lavoro: zona rossa per Agrigento, Palermo e Trapani.

di Valeria Marrone

I dati preoccupanti che arrivano dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering evidenziano una situazione critica nella regione siciliana.
La Sicilia, infatti, è ai margini della zona gialla nella mappatura nazionale dell’emergenza infortuni sul lavoro, con un tasso di mortalità che si aggira intorno alla media nazionale. Emergono però come aree a maggior rischio le province di Agrigento, Palermo e Trapani, che si ritrovano in zona rossa con tassi di mortalità preoccupanti rispettivamente di 16,4, 9,0 e 8,2. Mentre Catania e Messina si collocano in zona gialla, con un’incidenza minore ma pur sempre significativa. Zona bianca, invece, per le province di Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa, tutte con tasso di mortalità “zero”.
Nel dettaglio, nel 2024, il settore Sanità in Sicilia ha registrato il maggior numero di denunce di infortuni sul lavoro (505), seguito da Edilizia (353) e Commercio all’ingrosso e al dettaglio (329). L’Osservatorio Vega, istituito nel 2009, continua a raccogliere e analizzare i dati relativi agli infortuni mortali sul lavoro, al fine di individuare le misure di sicurezza più efficaci per prevenirli. L’ennesimo drammatico episodio accaduto a Casteldaccia, con la perdita di cinque vite umane, di cui due provenienti da Alcamo, impone l’urgenza di azioni concrete per contrastare questa emergenza e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

 
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