Siamo un posto per vecchi e giovanissimi. Forse lo sviluppo è qui – .

Radici e futuro sono attualmente disconnessi. Su economia e sviluppo a Siena occorre aprire un dibattito

La città di Siena ha bisogno di a nuovo polo di sviluppo non è solo turismo. Il che è importante ma non ha alcun impatto sull’intera comunità. E non ha nemmeno bisogno di parole vane al riguardo centri farmaceutici mai nati. E tutti devono capire che non si può più parlare di città pensando all’intra moenia ed escludendo il territorio reale.

Girovagando per la provincia di Siena si scopre che, messe insieme un po’ per gioco e un po’ per disperazione, le nuove forme di mercato o di occupazione, cioè i nuovi posti di lavoro, sono già qui.

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Noleggio di Vespe e Lambrette, e-bike e utilitarie d’epoca in vacanza per tour lungo strade indimenticabili che potrete ripercorrere anche da casa con strumenti di realtà virtuale aumentata… L’Uber dei parcheggi… Per non parlare dei brevi soggiorni in affascinanti dimore storiche e cascine . E vogliamo parlare della cucina povera “rivisitata” che non butta più via niente, nemmeno le bucce di cipolla?

Tutto per esperienze esclusive in luoghi incantevoli, apparentemente congelato nel tempo, lontano dall’usura della vita moderna. Se Ernesto Calindri con il suo tavolino instabile non c’è più, Siena resta in teoria immortale.

Eppure anche se con un clic su uno smartphone o una postazione puoi condividere tutto e tutto può diventare tuo… Fino a vivere in una storia… Niente però ci convince che questa sia una situazione permanente. Sono solo tamponi temporanei per una bella addormentatala città, che però non è sempre stata così.

Questi luoghi hanno conosciuto sviluppo e declino, ma ora si trovano ad affrontare il più triste dei destini: il desertificazione socialeIL declino demografico e l’invecchiamento della popolazione. Una nave pubblica e sociale che se si assume sterilimente la responsabilità dell’iniziativa e non recupera la capacità di discuterne con il resto della società, è andata alla deriva verso una orizzonte sconosciutosicuramente non roseo. Non è una nuova alba ma un lento tramonto.

Un po’ per divertimento, un po’ per disperazione… Ma sarà possibile attirarne abbastanza per invertire questa situazione tendenza allo spopolamento sembra inesorabile? Naturalmente dovremmo porci domande sulla reversibilità del processo e sul futuro che vogliamo. Il problema è che non vedo quale componente della Società potrebbe essere disposta a prendere l’iniziativa di analizzare nel frattempo le possibili soluzioni.

Non c’è niente all’orizzonte a cui posso tornare riempire i tanti magazzini abbandonati, spesso nascoste, che fecero fiorire la manifattura in altre epoche. Ma probabilmente tutto da riconquistare. Nessuno vuole spendere soldi a meno che il divieto di consumare più suolo pubblico non diventi totale.

Drink, panini, piatti gourmet, vini prelibati, soggiorni da mille e una notte, lo produrranno loro il PIL necessario per ripopolarsi e ridare vita a villaggi, paesi e città? Soprattutto la città che apparecchia per centomila e incassa il conto di quarantamila.

Oppure tutto aiuterà gli adulti a invecchiare meglio e gli adolescenti a fare esperienze utili per trovare la loro strada altrove?

Forse questa è la nostra eccellenza; e per ora non siamo riusciti a definirlo e rafforzarlo. Un posto per anziani che vogliono invecchiare bene, un posto per giovanissimi che vogliono prepararsi per il futuro. Un luogo dove avere radici a cui ritornare. Una buona identità. La valle del benessere. Sì, perché qui si vive bene. L’aria è pulita, il clima è mite, gli spazi sono abbondanti. La longevità è la più alta.

L’Italia – fonte Sapere.it – è terza al mondo per longevità dei suoi abitanti (82,9 anni). Seguono Hong Kong (83,5) e Giappone (83,1). In Italia Siena è la prima città per vivibilità della popolazione infantile ed eccelle nei dati sulla longevità.

Studiare, passeggiare, fare sport nella terra degli Etruschi, fare il bagno nelle terme care ai signori romani. Un posto per ricchi? Beh, difficile altrimenti. Qui il consumo di suolo per nuove costruzioni è ormai pari a zero. Il recupero e la rigenerazione costano denaro. Immergersi in un sito patrimonio dell’umanità, fondersi in una comunità con secoli di storia non ha prezzo. L’isolamento, di cui gli abitanti lamentano per raggiungere i moderni centri di sviluppo metropolitano, diventa un privilegio esclusivo.

Quali modelli dovresti scegliere? Popolare o aristocratico… colpisci e scappa O lento e lungo? E poi… puoi scegliere? Veramente?

Un po’ per divertimento, un po’ per disperazione, varrebbe la pena parlarne. SienaPost non è il posto migliore, ma forse va bene per accogliere e diffondere pareri qualificati.

Sì, perché alla fine serviranno scelte infrastrutturali, reti di servizi, scelte fiscali e investimenti. Qualcuno ricorda come è avvenuta l’innovazione nelle campagne dopo il crisi della mezzadria e spopolamento. La scelta della qualità è stata la conseguenza di lunghi processi innovativi di cui l’inserimento di nuove professionalità ha rappresentato la componente essenziale.

E… sì, ammettiamolo, il futuro va cercato, aiutato, scelto.

 
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