è necessario un nuovo avviso – .

Gestione del servizio rifiuti a ReggioCalabria Sembra sempre più una maledizione. Esattamente quando Ecologia oggi, società vincitrice della gara, cominciava a consolidarsi ed entrare a pieno regime, arriva un nuovo brusco stop. Secondo quanto raccolto nei giorni scorsi è arrivato un ‘divieto di contrarre con la pubblica amministrazione’ contro Ecologia Oggi, la sintesi è brutale: bisognerà rifare tutto, servirà un nuovo bando per affidare il servizio di raccolta rifiuti .

L’arte. 120 del Codice Penale disciplina “Nuove norme in materia di interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle società e di impossibilità a contrattare con la pubblica amministrazione”mentre dopo l’articolo 32 del codice penale sono inseriti i seguenti articoli:

“Arte. 32-quater. – (Casi in cui dalla condanna deriva l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione). – Va tutto bene
condanna per i delitti previsti dagli articoli 317, 318, 319, 320, 321, 353, 355, 356, 416, 437, 501, 501-bis, 640, n. 1 del paragrafo,
commesso a causa o durante l’esercizio di un’attività imprenditoriale, comporta l’incapacità di negoziare con il pubblico
amministrazione”.

Sono numerose le difficoltà legali vissute dalla società di Eugenio Guarascio negli ultimi anni. L’ultimo in ordine di tempo, il sequestro preventivo di beni per un valore di due milioni e 250mila euro, sequestro eseguito in forza di un decreto emesso dal gip di Lamezia Terme su richiesta della Procura della Repubblica, diretta da Salvatore Curcio.

Il provvedimento rientra nell’indagine condotta dalla Procura nella quale Ortensia Guarascio58 anni, amministratore di società all’epoca dei fatti, risalenti al 2022, è indagato per appropriazione indebita di risorse pubbliche e per la connessa ipotesi di responsabilità amministrativa.

Secondo l’ipotesi accusatoria la società “Ecologia oggi”, approfittando del “Decreto Liquidità”, una delle misure adottate per rilanciare l’economia durante l’emergenza epidemiologica per il Covid, aveva ottenuto un finanziamento di cinque milioni di euro per ammodernare gli impianti e acquistare macchinari strumentali all’attività imprenditoriale.

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro delle Fiamme Gialle, hanno consentito di ipotizzare, “con elevato grado di consistenza indiziaria”, che la società abbia destinato parte della somma a finalità estranee a quelle indicate in la richiesta di prestito, pari all’importo oggetto di sequestro, e, in particolare, la distribuzione di dividendi, la liquidazione di altri conti correnti con saldi negativi, il rimborso di altri prestiti e il pagamento di ingiunzioni ed emolumenti salariali.

Quindi ancora un altro mal di testa per l’amministrazione Falcomatàin questo caso però si tratta di un settore più delicato per l’ente comunale, con l’emergenza rifiuti che va assolutamente evitata, soprattutto con l’estate alle porte.

Trattandosi di un servizio pubblico essenziale, che non può permettersi interruzioni di alcun tipo, non ci sarà uno ‘stop’ al servizio di raccolta rifiuti ma bisognerà capire come si potrà procedere fino alla pubblicazione e successiva assegnazione del nuovo bando , a questo punto è previsto entro poche settimane o qualche mese al massimo.

Secondo quanto raccolto, questa mattina è in corso una riunione operativa per capire come risolvere la vicenda, che vede l’amministrazione Falcomatà subire i guai giudiziari di Ecologia oggi. Va ricordato, però, che tutto nasce dal tanto discusso e contestato bando che ha portato all’affidamento del servizio, con i 3 “super esperti” pagati dall’amministrazione comunale per supportare la definizione di un avviso pubblico che a questo punto deve essere definito un fallimento.

Bando maledetto con corsi e controricorsi in mezzo Ecologia Oggi e Teknoservice che si era concluso nei mesi scorsi con l’affidamento alla società di Guarascio, alla quale però pochi giorni fa è stato vietato di contrattare con la pubblica amministrazione. Come nel gioco dell’oca, anche adesso si torna al punto di partenza: a farne le spese, come sempre, saranno la città e i reggiani.

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