Scoperta necropoli dell’età del Ferro in provincia di Benevento » Notizie scienza – .

Un’antica necropoli scoperta in provincia di Benevento veniva utilizzata per seppellire i morti circa 2.800 anni fa.

La scoperta offre ai ricercatori uno sguardo raro sulle culture dell’età del ferro che esistevano prima della dominazione romana della regione. I sorprendenti ritrovamenti nei pressi del comune di Amorosi, in provincia di Benevento, comprendono 88 sepolture in “tombe a fossa” di uomini e donne. Gli uomini venivano generalmente sepolti con le armi, mentre le donne venivano spesso sepolte con ornamenti in bronzo, tra cui braccialetti, pendenti, spille chiamate “fibule” e pezzi di ambra e osso lavorato, secondo una dichiarazione tradotta dal Ministero della Cultura italiano. Gli archeologi che hanno scavato il sito hanno portato alla luce anche un gran numero di vasi in ceramica di diverse forme, che solitamente venivano deposti nelle tombe ai piedi dei defunti. Si ritiene che il luogo di sepoltura sia antecedente ai Sanniti, il popolo che visse nella regione qualche centinaio di anni dopo e che era spesso nemico dei primi romani. Secondo la leggenda, il mitico eroe Romolo fondò la città di Roma nel 753 aC nel mezzo di una disputa con il fratello gemello Remo; ma gli archeologi pensano che Roma si sia sviluppata dall’unione di più villaggi collinari intorno al X secolo aC, durante l’età del Ferro.

Il primo stato romano combatté molte guerre contro i suoi vicini, comprese le città-stato etrusche e altri popoli di lingua latina; e nel IV secolo a.C. i Romani combatterono una serie di guerre contro i Sanniti, che vivevano principalmente a sud-est di Roma, nella regione montuosa dell’Appennino. Alla fine, tuttavia, Roma vinse e i Sanniti furono assimilati nella società romana dopo la Terza Guerra Sannitica, dal 298 al 290 a.C., dopo la quale Roma conquistò tutta l’Italia e fondò colonie più lontane. L’antica necropoli nei pressi di Amorosi sembra essere stata fondata in territorio sannitico, ma centinaia di anni prima vi arrivarono i Sanniti, forse dall’Italia centrale. Gli archeologi ritengono che le persone che fondarono la necropoli appartenessero a quella che è stata chiamata la cultura delle “tombe a fossa”, che esisteva in gran parte dell’Italia centrale e meridionale durante l’età del ferro. Il sepolcreto nei pressi di Amorosi è stato scoperto dagli archeologi che indagavano nella zona prima che vi fosse costruita una nuova centrale elettrica. L’impianto è destinato a fornire energia elettrica per il potenziamento dell’alta velocità della ferrovia tra Napoli e la città di Bari, sulla costa adriatica italiana. Oltre alle tombe a fossa, la necropoli presenta due grandi tumuli – circa 15 metri di diametro – che gli archeologi ritengono coprano le tombe dei membri d’élite dell’antica società. Una dichiarazione del Ministero della Cultura italiano afferma che le tombe maschili nella necropoli spesso includevano armi, mentre le tombe femminili spesso includevano ornamenti, come questi braccialetti di bronzo. I tumuli sono ormai l’unico elemento visibile della necropoli e sono conosciuti da millenni, ma secondo le notizie di cronaca gli ultimi scavi hanno rivelato solo ora le numerose tombe attorno ad essi. Le tombe, i manufatti e i resti umani che contengono saranno ora studiati in un laboratorio allestito sul sito, si legge nella nota.

 
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