“Nei primi sei mesi dell’anno hanno raggiunto la Toscana circa il 20% in più di cicloturisti rispetto allo scorso anno, a conferma che la bicicletta è un ottimo strumento per valorizzare il nostro territorio e apprezzarne il paesaggio promuovendo al tempo stesso la sostenibilità”
Dire che lo è Fabiola Materozzi, coordinatrice di Agriturist Toscana, la sezione di Confagricoltura Toscana che si occupa del fenomeno agriturismo.
Il mese scorso è stato firmato un accordo accordo denominato Bike Hospitality tra Confagricoltura e Federazione Ciclistica Italiana spingere le strutture agrituristiche ad attrezzarsi per questa particolare tipologia di turismo che oggi è in forte crescita.
“Le zone di maggiore interesse sono il Chianti e la Val d’Orcia, ma anche le zone costiere e la Maremma stanno diventando sempre più meta di cicloturisti – spiega Materozzi – Importante l’accordo con la Federazione Ciclistica Italiana per cercare di offrire un’offerta su misura servizi ai turisti che scelgono la bicicletta come mezzo di spostamento tra le località toscane”
Ma cosa chiedono i cicloturisti che arrivano in Toscana? La risposta è Simona Brandini dell’azienda Barone Ricasoli del Castello di Brolio, affiliata Agriturist.
“L’esercito degli appassionati delle due ruote comincia adesso, con l’arrivo delle belle giornate di sole e prosegue per tutta l’estate fino all’evento più famoso di Gaiole in Chianti, L’Eroica, rievocazione del ciclismo del passato che si svolge prevalentemente su strade sterrate: area deposito e lavaggio per le bici, minima assistenza per le riparazioni e colonnine di ricarica per le e-bike sono le richieste dei cicloturisti – conclude Brandini – La sensazione è che questo trend sia in forte crescita quindi cerchiamo di farci trovare pronti”.
