Ciò che ha attirato l’attenzione della polizia locale sono stati i vistosi cartelli colorati, affissi in vari punti della città, pubblicizzare l’apertura di una nuova attività di autolavaggio. A partire dalle segnalazioni abusive, però, sono emerse molte altre irregolarità, oltre ad anomalie fiscali e tributarie, tra cui l’utilizzo di un lavoratore in nero. Tutta la vicenda, a Modena, è iniziata qualche mese fa, proprio con l’apertura di una nuova attività di autolavaggio nella zona est, pubblicizzato con numerosi manifesti a colori di un metro per metro. Sono stati individuati almeno nove cartelli, tutti privi di autorizzazione amministrativa (Scia) e per i quali, quindi, non era stato versato il canone pubblicitario a Ica Srl, concessionaria del Comune a cui va versata l’imposta dovuta. Sono scattate quindi le previste sanzioni, per un totale di 1.440 euro pagate dalla società proprietaria dell’autolavaggio, società con sede a Faenza, il cui rappresentante legale è un cittadino egiziano di 26 anni non residente a Modena. Inoltre, tra l’altro, è emerso che la stessa azienda non disponeva nemmeno dell’autorizzazione ambientale unica per i rifiuti industriali
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