Un progetto da 3,6 miliardi di euro interamente finanziato, con tre varianti progettuali alternative, pronto nel 2031. Con vantaggi anche per movimentazione merci nel porto di Ravenna E pendolari che vedranno aumentare le frequenze dei treni. Si apre oggi il dibattito pubblico per il quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese che porterà alla separazione dell’Alta Velocità dalla linea storica. “Un’infrastruttura fondamentale per rilanciare non solo l’Emilia-Romagna, anche le Marche e l’intera costa adriatica”, sottolinea questa mattina alla stampa il Il vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi.
L’intervento è infatti propedeutico a ciò che riguarda l’intera linea Bologna-Lecce, quindi «se questa tranche non parte, tutta la costa adriatica subirà ritardi», precisa. Da qui anche la necessità di garantire “tempi certi” così da dare al settore industriale e agli operatori del trasporto merci la possibilità di programmare il proprio sviluppo. Il dibattito pubblico e l’iter autorizzativo occuperanno quindi il 2024 e il 2025 mentre i lavori inizieranno nel 2026 per una durata di cinque anni. Il cantiere è quindi avviato, sottolinea Rixi, al termine del Pnrr così da avere a disposizione la capacità produttiva necessaria. lL’opera è nella programmazione della Regione Emilia-Romagna da anni, ricorda il direttore generale della Cura del territorio di viale Aldo Moro Paolo Ferrecchie offre “una soluzione importante” al problema del trasporto passeggeri, vista l’attuale impossibilità di aumentare i flussi (Dire).
