Tassa rifiuti, a Taranto la prima rata da pagare tra luglio e agosto – .

Tassa rifiuti, a Taranto la prima rata da pagare tra luglio e agosto – .
Tassa rifiuti, a Taranto la prima rata da pagare tra luglio e agosto – .

TARANTO – Tassa rifiuti, la prima rata sarà tra luglio e agosto. Dovrebbe essere questa l’immediata conseguenza dello slittamento, imposto all’ultimo minuto con decreto, dei termini per l’approvazione della Tari da parte dei consigli comunali italiani.

La data precedentemente fissata per il 30 aprile, infatti, è stata spostata di due mesi e, quindi, al 30 giugno. Per questo, ammesso che il massimo consiglio comunale non si pronunci prima di un mese, gli avvisi di pagamento potrebbero essere recapitati agli 85mila contribuenti di Tarantino entro luglio. In questa ipotesi, per il momento è solo tale, la scadenza della prima rata potrebbe essere il 31 luglio o il 31 agosto, nel caso in cui venga concessa una proroga tecnica tenendo conto dei tempi di consegna dei “avvisi” e considerando anche il periodo estivo in cui tutto ciò accadrebbe. In un caso o nell’altro, certamente, la quarta e ultima puntata cadrebbe comunque entro la fine dell’anno e quindi probabilmente a ridosso di Natale.

È altrettanto certo che, come prevede la normativa, anche i contribuenti potranno pagare in un’unica soluzione sia nella modalità tradizionale (bollettini postali) che in quelle tecnologicamente più avanzate (PagoPa, app Io).

Finora, da quello che abbiamo capito rivistaè possibile rispondere a due domande, ovvero quando verrà pagata la Tari 2024 e come si potrà fare, ma ci sono ancora incertezze su quanto peserà sulle tasche dei cittadini tarantini.

In realtà, come già sottolineato un paio di mesi fa, l’ipotesi che possa esserci un altro aumento è molto concreta. Forse lieve, ma sarebbe comunque un aumento. Sul punto sarebbe in corso un confronto tra Comune di Taranto, Kyma Ambiente e Ager, l’agenzia regionale per i rifiuti. Gli (eventuali) aumenti sarebbero determinati da due ragioni che, da un lato, si basano sui costi del servizio certificati dal piano economico finanziario Amiu 2022 (per legge vanno considerati i due anni precedenti) e dall’altro sulle conseguenze di una recente sentenza del Consiglio di Stato. Che ha concordato con i gestori degli impianti la determinazione della tariffa per ogni tonnellata di rifiuti conferiti in discarica.

La sentenza della magistratura amministrativa, è bene chiarirlo, riguarda tutti i comuni pugliesi, non solo Taranto, ma nel caso del capoluogo ionico la cifra da restituire agli operatori privati, al momento, è di 10,8 milioni di euro essere spalmato su cinque-sei anni. Si tratta però di una somma da aggiungere al costo del servizio (che oscilla complessivamente tra i 46 e i 48 milioni di euro annui) sulla quale verrà poi calcolato l’importo della Tari a carico dei cittadini. L’auspicio, da valutare nelle prossime settimane, è che i 5,1 milioni di euro appena recuperati dal Comune grazie alla lotta all’evasione fiscale possano contenere il rischio di aumenti.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Dalla Sicilia alla Puglia, campagne e aziende agricole italiane messe in ginocchio dalla siccità – .
NEXT Geotermia, fino a 8 nuove centrali per la Toscana. Pieroni: «Opportunità storica» – .