Cane torturato e ucciso a Signorello, denuncia degli animalisti in Procura e disprezzo dei politici – .

CATANZARO Una denuncia contro ignoti è stata inviata in queste ore dalAssociazione Italiana per la Protezione degli Animali e dell’Ambiente (Aidaa) alla Procura di Catanzaro per richiedere accertamenti approfonditi su quanto accaduto l’altra notte nel quartiere Signorello dove un cane “di quartiere” è morto in seguito alle torture. Sembra che il cane sia stato torturato da tre persone che poi si sono allontanate. L’associazione animalista ha inoltre istituito una ricompensa di mille euro per “coloro che, con la loro denuncia scritta presentata a norma di legge, contribuiranno a identificare e poi con la loro testimonianza in tribunale condanneranno in via definitiva gli autori di questo atto criminoso” .
Sul caso è intervenuto anche lui Nunzio Belcaro, assessore comunale alla tutela degli animali: «Questa notte, nel quartiere Signorello, è avvenuto un atto di estrema barbarie nei confronti di un cane innocente. È con profondo dolore e indignazione che l’Assessorato Protezione Animali del Comune di Catanzaro, il Sindaco e l’intera amministrazione condannano fermamente questo ignobile atto di crudeltà. Pati, un caro membro della nostra comunità, è stato trucidato in modo spietato e barbaro, lasciando un segno indelebile di violenza e di disprezzo per la vita innocente. Questo comportamento non solo è inaccettabile, ma evidenzia il pericolo sociale di chi può commettere atti così disumani, poiché coloro che sono capaci di infliggere sofferenze agli animali potrebbero rappresentare una minaccia anche per le persone. Il Comune di Catanzaro auspica vivamente che vengano prese tutte le misure necessarie affinché gli autori di questo turpe delitto siano individuati e puniti secondo le disposizioni di legge. Inoltre, ci costituiremo parte civile in ogni procedimento penale: per garantire che sia fatta giustizia, per tutelare l’immagine di una città e dei suoi cittadini che amano gli animali e soprattutto per il povero Pati, affinché venga data una risposta ferma e adeguata. ai responsabili di un atto così orribile. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a collaborare con le autorità, fornendo ogni informazione utile che possa portare all’identificazione degli aggressori. È importante che la comunità si unisca nel condannare con forza ogni forma di violenza, sia essa rivolta agli animali o alle persone. Il dipartimento ribadisce il suo impegno per la protezione e il benessere degli animali e combatterà sempre contro ogni forma di crudeltà e maltrattamento”.
L’Associazione Politica e Culturale Cambiavento commenta: «”Pati” è stato picchiato, castrato, gli è stata tagliata la coda. Non abbiamo alcun problema nel riportare i passaggi di cronaca con cui è stato rappresentato il vile atto avvenuto ieri sera nel quartiere Signorello. “Pati”, il cucciolo amico di tutto il quartiere, vittima di una ferocia senza precedenti, portato avanti da un manipolo di miserabili incapaci di occupare civilmente un posto in una società che non può consentire l’integrazione di esperienze umane di così basso livello. In effetti, non c’è assolutamente nulla di umano in questa storia. Siamo chiamati a moltiplicare energie e risorse per la difesa del territorio e di chi lo abita, implementare la rete di collaborazione tra gli operatori politici e coloro che si impegnano quotidianamente nella tutela dei diritti degli animali, i centri sanitari locali per il monitoraggio e l’intervento costante e permanente per prevenire situazioni che possano mettere in pericolo gli animali e i cittadini, limitando il randagismo e ogni atto di prepotenza da chiunque perpetrato. L’istituzione del Garante per i Diritti degli Animali nel nostro Comune rappresenta un’indubbia svolta a cui devono far seguito processi concreti e produttivi di sana convivenza civica. Che comprende ogni essere vivente presente nella nostra terra e che relega ai margini chi sceglie di vivere selvaggiamente, come “bestie”. Le “bestie” meritano di sopportare in maniera esemplare le conseguenze delle loro azioni. “Pati” ha subito un’ingiustizia che dobbiamo toccare con mano, come se fosse stata inflitta a ciascuno di noi. Solo così potremo far crescere fruttuosamente comunità solidali e, ne siamo certi, Catanzaro lo è, lo è sempre stata e continuerà ostinatamente ad esserlo”.

Nella foto cani randagi

 
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