Antonio Fagotti saluta il Legnano Basket per Ma.Go e un camp per ragazzi – .

Antonio Fagottileader storico della Basket Legnanoha iniziato una nuova avventura. Arrivato nel 2018 a Casa Cavalieri come direttore organizzativo, ora si sta preparando ad abbracciare la realtà MaGo Basket (in Serie C) e contemporaneamente dà vita ad un progetto a lui caro: “Tlui sono io”, un life camp senza precedenti per sostenere gli adolescenti nella riscoperta di se stessi nella delicata fase della vita. L’addio di Fagotti non è una novità, il tecnico aveva già annunciato le sue intenzioni verso la fine del campionato biancorosso. Negli ultimi giorni, però, il suo percorso si è concretizzato con la prima edizione del campus rivolto a ragazzi e ragazze dai 12 ai 20 anni.

«Dopo tanti anni a Legnano è ovvio provare un po’ di rammarico – dice Fagotti -. Ma è un addio inevitabile. Voglio iniziare da zero. La realtà Ma.Go è molto family friendly, lì puoi lavorare molto con i giovani. Avrò compiti simili a quelli che avevo presso Casa Knights, allo stesso tempo potrò dare il mio contributo per far crescere questa azienda. Quando sono arrivato a Legnano non esisteva uno schema commerciale, la mia figura è stata creata proprio con me. Quello che mi è piaciuto è stato un modello sostenibile rosso e bianco. Mi è dispiaciuto quando ci siamo trovati a dover rinunciare al titolo. Poi Legnano ha potuto rinascere. E ora è giunto il momento per me di cambiare».

La sua esperienza di orfano nell’adolescenza è oggi una ricchezza da offrire ai giovani: «Ho perso i miei genitori quando ero ragazzino – racconta Fagotti -. È stato un momento estremamente difficile. Ora mi ritrovo nella condizione di poter dare una mano ai ragazzi nel loro percorso di crescita. E posso farlo sfruttando la mia esperienza. L’adolescenza rappresenta un passaggio estremamente delicato, in questa fase transitoria i giovani e le loro famiglie spesso si trovano privati ​​sia degli strumenti adeguati
per gestire al meglio il particolare momento di crescita, e di figure di riferimento a cui rivolgersi per qualsiasi esigenza. Da qui l’idea di avviare un campo vita”. Il Fiorentino Fagotti, legnanese d’adozione, è il co-ideatore della progettazione di questo campo, insieme a Giuliana Radice. Anche per partecipare al progetto Daniele Cassioli, Sciatore nautico e fisioterapista italiano cieco dalla nascita e giocatore Tommaso Marino che ha giocato la sua ultima stagione al Legnano Basket. «Quello che ci proponiamo di fare è aiutare i ragazzi a trovare gli strumenti per affrontare la quotidianità, conoscersi e uscire dal proprio guscio per capire cosa piace e cosa porta felicità, fino a comprendere che l’errore non è un nemico che deve spaventoso ma un prezioso alleato e insegnante.

 
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