Imprese ferraresi, l’edilizia parla straniero. L’agricoltura resta italiana – .

Imprese ferraresi, l’edilizia parla straniero. L’agricoltura resta italiana – .
Imprese ferraresi, l’edilizia parla straniero. L’agricoltura resta italiana – .

Ferrara, 9 maggio 2024 – Quanto Le aziende ferraresi ‘parlano’ straniero, soprattutto quelli individuali? In alcuni settori costituiscono la maggioranza consolidata. E si tratta settori importanti nel tessuto sociale di un territorio, come l’edilizia e il commercio. Questo è quanto emerge dall’ ultimi dati delOsservatorio della Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna, relativi al territorio estense e che si riferiscono all’ultimo trimestre del 2023, con proiezione sul primo trimestre dell’anno in corso. Dando un’occhiata alla tabella che mette a confronto i vari settori ed esamina la percentuale di ciascun totale, notiamo che nelle costruzioni, lo scorso dicembre, il 32,7% era rappresentato da imprese straniere, contro il 12% da imprese nazionali. E anche dentro commercio è registrato prevalentemente esterofilo, con il 24,7% di imprese di proprietà straniera e il 12,4% nazionale. Così come nella ristorazione. Un settore che, inconfutabilmente, è nettamente dominato dalle imprese italiane, resta l’agricoltura, con un netto 24,6% contro l’1,3% di proprietà straniera. “Edilizia e commercio – si spiega nel documento della Camera di Commercio – sono i settori dove si concentrano gli imprenditori stranieri, con quote superiori rispetto alle imprese locali. E, inoltre, le imprese straniere crescono in tutto il territorio provinciale, ma in particolare nel centro ferrarese e nel capoluogo.

I numeri. Al 31 dicembre il compagnie straniere Gli iscritti sono complessivamente 3.532 e la forma giuridica prevalente è quella dell’impresa individuale, la cui incidenza percentuale è di gran lunga superiore a quella di quelle non straniere. Un’altra particolarità che emerge dai dati dell’Osservatorio è che il tasso di imprenditorialità femminile è a favore anche delle imprese straniere, con il 25,1% contro il 23,3% delle imprese nazionali, con un trend di crescita più stabile. La percentuale più alta (13,8%) di imprese straniere in provincia si registra nel medio ferrarese: a Portomaggiore, ogni 100 imprese, 16 sono straniere, contro Goro dove ce n’è una ogni cento. Si registra anche un’incidenza superiore alla media provinciale (10,3%). Argenta, Bondeno, Cento e Poggio Renatico. I più bassi in provincia, invece, si trovano a Goro (1,4%), Codigoro (4,6%) e Mesola (4,9%).

‘Sopravvivenza’. Sempre dall’analisi della Camera di Commercio emerge che nei primi sette anni di vita le imprese straniere nate nel 2013 registrano perdite annue più elevate rispetto a tutte le imprese ferraresi, fino a registrare una perdita del 16% l’anno successivo all’iscrizione. Dall’ottavo anno in poi, invece, la sopravvivenza migliora e diminuisce l’incidenza delle chiusure.

 
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