Donazione di organi con il cuore fermo, quattro vite salvate dal super intervento – .

Donazione di organi con il cuore fermo, quattro vite salvate dal super intervento – .
Donazione di organi con il cuore fermo, quattro vite salvate dal super intervento – .

Livorno, 9 maggio 2024 – Una notte di superlavoro, tra il dolore di una vita che non c’è più e la speranza per altre quattro che possano continuare. È la notte del 2 maggio, all’ospedale di Livorno, dove si è svolto un complesso processo donazione di organi con cuore fermo che ha permesso di dare una nuova vita a quattro pazienti in lista d’attesa per il trapianto. A seguito della segnalazione del potenziale donatore da parte del reparto di terapia intensiva diretto da Paolo Roncucci al coordinamento ospedaliero locale per gli appalti, diretto dall’art Elena D’Imporzanoè stato possibile avviare il processo di donazione, realizzando il desiderio di donazione manifestato dai parenti del paziente.

Il complesso percorso assistenziale previsto dal programma regionale di donazione controllata ha visto l’intervento dell’equipe mobile ECMO dell’Ospedale Cuore di Cuore Massaguidata da Stefano Antonelli che, utilizzando la tecnica della circolazione extracorporea, assicurava – dopo la morte del paziente – il mantenimento della funzionalità degli organi e consentiva il successivo trapianto.

“L’evento – sottolinea il direttore del reparto di Terapia Intensiva di Livorno Paolo Roncucci – riveste particolare importanza perché è la prima volta, nella nostra vasta esperienza di settore, che un processo di donazione controllata consente il trapianto di quattro riceventi di organi, di cui uno è un polmone”.

“Questi risultati – spiegano Elena D’Imporzano e Lucia Luzzi, rispettivamente coordinatrice ospedaliera delle attività di donazione e responsabile del programma di donazione controllata – sono innanzitutto frutto del senso etico e della generosità dei nostri cittadini e delle loro famiglie. Riteniamo doveroso esprimere un particolare ringraziamento alla famiglia del donatore, alla quale va il nostro pensiero, e a tutti i professionisti, di ogni profilo professionale, per l’ottima collaborazione”.

“Lo ricordo – aggiunge il coordinatore delle attività di donazione e trapianto dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest Paolo Lopane – il carattere interaziendale dell’evento che ha visto impegnati contemporaneamente nella sala operatoria dell’ospedale livornese cinque team distinti di professionisti provenienti da 4 aziende sanitarie, tra cui l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, che hanno dimostrato, oltre alle loro elevate competenze professionali, un livello ottimale di integrazione multiprofessionale e multidisciplinare”.

“È un privilegio – sottolinea il coordinatore Donazioni e Trapianti di Monasterio, Stefano Antonelli – contribuire alla realizzazione di questo programma regionale e nazionale con i professionisti dell’equipe ECMO dell’Ospedale del Cuore di Massa, diretto da Paolo Del Sarto, impegnata ormai da alcuni anni, in collaborazione con l’Azienda USL Toscana Nord Ovest, allo sviluppo della rete regionale di donazione controllata con ECMO mobile”.

 
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