Scoperto traffico di sostanze dopanti tra Italia e San Marino, 3 arresti e 22 indagati a piede libero – .

Scoperto traffico di sostanze dopanti tra Italia e San Marino, 3 arresti e 22 indagati a piede libero – .
Scoperto traffico di sostanze dopanti tra Italia e San Marino, 3 arresti e 22 indagati a piede libero – .

Un vasto traffico di sostanze dopanti tra Cina e Italia, con triangolazioni nella Repubblica di San Marino, è stato scoperto dai NAS che hanno eseguito 11 misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta degli inquirenti. il sostituto procuratore Davide Ercolani che ha coordinato le indagini. In totale gli indagati, accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti anche stupefacenti, importazione dall’estero di sostanze nocive alla salute pubblica e autoriciclaggio, sono 25, di cui 3 arrestati mentre, per altri 8, è stato ordinato l’obbligo della firma e altri 14 sono latitanti. Tra questi figurano professionisti del mondo del fitness e della nutrizione, gestori di palestre e esercizi commerciali specializzati in integratori alimentari.

Secondo l’accusa il gruppo avrebbe costituito un’organizzazione con sede nella Repubblica di San Marino e varie filiali internazionali per approvvigionarsi di sostanze proibite come steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressici e prodotti per la disfunzione erettile. Principi attivi che sarebbero arrivati ​​dalla Cina, passando per la Germania, sotto forma di polveri, per poi essere assemblati in laboratori clandestini da un ristretto gruppo di fornitori, per la produzione di miscele di prodotti dopanti, particolarmente dannosi per la salute. Una volta realizzato, il prodotto finale veniva trasferito in un magazzino sammarinese, per poi essere spedito, per lo più tramite ignari corrieri, a venditori locali distribuiti su tutto il territorio nazionale.

L’attività investigativa è iniziata nel giugno 2021 quando, a seguito di una segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, è stata individuata una spedizione contenente ingenti quantità di sostanze anabolizzanti. Nel corso delle indagini sono stati individuati e sequestrati il ​​magazzino e il laboratorio clandestino, all’interno del quale, tra l’altro, erano rinvenuti complessivamente 26 flaconi della ‘droga dello stupro’, 1200 fiale di nandrolone, 20 kg di efedrina, 400 kg di principi attivi per la produzione di anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita, oltre a 700mila compresse già confezionate e pronte per la vendita. Le spedizioni raggiunsero così una vasta clientela, affezionata negli anni, rappresentata principalmente da frequentatori di palestre, professionisti del body-building e giovani sconsideratamente desiderosi di migliorare il proprio fisico. Gli ordini delle sostanze avvenivano tramite comunicazioni crittografate su WhatsApp e Telegram o tramite piattaforme web dedicate, sulle quali era possibile registrarsi e scegliere il prodotto vietato.

 
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