“Fermate il genocidio”. Il presunto colpevole è già stato identificato – .

“Fermate il genocidio”. Il presunto colpevole è già stato identificato – .
“Fermate il genocidio”. Il presunto colpevole è già stato identificato – .

PADOVA – Deturpato il muro del Caffè Pedrocchi di Padova. Questa mattina, 9 maggio, il direttore del Pedrocchi Manolo Rigoni ha trovato due scritte “stop genocidio” sul muro della facciata est del “Caffè senza porte”. Indignazione collettiva per la deturpazione dello storico simbolo di Padova, la vernice spray potrebbe infatti aver danneggiato l’intonaco dell’opera dell’architetto Japelli. Domani il muro sarà pulito, visto che due anni fa nell’ultimo restauro è stata utilizzata una speciale pittura lavabile, visto che si erano verificati altri episodi simili. Il direttore Rigoni ha prontamente sporto denuncia in questura e i carabinieri hanno acquisito i video. Alle 4.30 del mattino le telecamere del Comune hanno filmato un ragazzo che da solo realizzava i due graffiti con una bomboletta spray. Lo stesso sarebbe autore di altre due scritte identiche, rinvenute sui pannelli del cantiere della Torre degli Anziani, all’angolo tra piazza dei Frutti e via Oberdan, e sull’opera dello street artist Kenny Random in piazza dei Signori. Le indagini sono già iniziate per identificare l’autore del gesto.

L’assessore alla Cultura Colasio se vuole aggiungere: Chi ha fatto questo probabilmente non sa che si tratta di un reato penale. Sono sicuro che se ne pentirà presto. Un atto idiota, perché ci sono mille modi per portare avanti una causa, ma danneggiare la città è tra i più stupidi”, ha detto Colasio, “Il danno è di qualche migliaio di euro, ma stiamo parlando di un patrimonio vincolato e non basta mano di bianco per risolvere. Due anni fa abbiamo speso un milione di euro per la facciata”.

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Il Gazzettino

 
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