La Caserma della Finanza di Busto Arsizio è intitolata a Giulio Massarelli, proprio tra le nazioni – .

La Caserma della Finanza di Busto Arsizio è intitolata a Giulio Massarelli, proprio tra le nazioni – .
La Caserma della Finanza di Busto Arsizio è intitolata a Giulio Massarelli, proprio tra le nazioni – .

Prende il nome dall’ufficiale Giulio Massarelli la caserma della Guardia di Finanza di Busto Arsizio, uno degli edifici più eleganti della città, un tempo Villa Pozzi.

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La caserma Fiamme Gialle di Busto Arsizio è intitolata a Giulio Massarelli 4 di 11

Questa mattina, giovedì, una grande cerimonia ha accompagnato Monica, la nipote del protagonista della cerimonia, al scoprimento della targa in onore del nonno che operò a Busto Arsizio tra il 1942 e il 1945, aiutando diversi ebrei e perseguitati politici per mettersi in salvo in Svizzera dalle persecuzioni nazifasciste.

Ruolo che nel 2006 gli è stato riconosciuto anche dall’ Yad Vashem che lo ha collocato tra i Giusto tra le nazioni. Per questo il comandante provinciale della Guardia di Finanza Crescenzio Sciaraffa si è detto particolarmente orgoglioso di questo titolo “perché il suo coraggio è un esempio per tutti noi”.

Con lui erano anche i comandanti della Lombardia Giuseppe Arbore e dell’Italia nord-occidentale Fabrizio Carrariniil sindaco Emanuele Antonelli, monsignor Severino Pagani, il prefetto Salvatore Pasquariello e i vertici civili e militari del territorio.

La storia di Giulio Massarelli

Giulio Massarelli emerge come una figura significativa ed eroica durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel contesto della Resistenza italiana e degli sforzi per salvare la vita degli ebrei perseguitati dal regime nazista.

Professione e coinvolgimento nella Resistenza
Massarelli ha prestato servizio presso il Nucleo di Polizia Tributaria di Busto Arsizio (Varese). Contemporaneamente fu attivo nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), dove diede un contributo fondamentale alla Resistenza italiana. Le sue azioni durante questo periodo sono ben documentate da dichiarazioni ufficiali e testimonianze di coloro che ha aiutato.

Azioni durante la guerra
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Massarelli svolse un ruolo cruciale nell’assistere gli ebrei e le personalità antifasciste, aiutandoli a fuggire in Svizzera e quindi a sfuggire alle persecuzioni naziste. Le sue attività includevano l’organizzazione di fughe sicure oltre confine, spesso con grande rischio personale. Tra le tante persone che ha aiutato, ricordiamo:

Clara e Adalberto Jenei, ebrei di origine ungherese residenti a Milano, che grazie a lui raggiunsero la Svizzera e poi gli Stati Uniti.
Il capitano Dobes dell’esercito cecoslovacco, che doveva trasmettere informazioni vitali al governo in esilio a Londra.
Pavel Pick ed Ely Lederer, una coppia ebrea originaria della Repubblica Ceca.
Premi e testimonianze
Le testimonianze delle persone salvate da Massarelli e dei loro discendenti confermano il suo impegno e il suo coraggio. Queste testimonianze includono dichiarazioni dettagliate sugli eventi, confermando la portata e l’efficacia delle sue azioni.

Partecipazione all’insurrezione
Il 25 aprile 1945, giorno della liberazione dell’Italia dal dominio nazifascista, Massarelli partecipò attivamente all’insurrezione dell’Alto Milanese, consolidando ulteriormente il suo ruolo di resistente e liberatore.

 
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