L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste ha partecipato, questa mattina a Roma, alla cabina di regia sulla Peste suina africana convocata a Palazzo Chigi, alla presenza dei ministri interessati al tema e di Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte Regioni.
“Il lavoro portato avanti in questi mesi da Governo e Regioni per combattere la Peste Suina – sottolinea l’assessore – è il risultato dell’approccio qualitativo e innovativo dell’Italia a questo problema. L’azione dei servizi veterinari, il coinvolgimento dell’esercito e della protezione civile e gli investimenti per garantire misure di biosicurezza agli allevamenti sono elementi che possono consentire una rivalutazione delle regole da parte dell’Europa, come insegna il precedente dell’influenza aviaria”.
Per questo motivo, il prossimo 23 maggio la proposta di considerare diversamente il contagio tra cinghiali e quello negli allevamenti di suini sarà portata all’attenzione della Commissione per possibili restrizioni e di rivalutare le ‘zonizzazioni’ che oggi penalizzano eccessivamente le attività di allevamento e trasformazione anche con contagi relativamente distanti e comunque presente solo nei cinghiali.
Per aumentare il livello di controllo del territorio, è sempre più attiva anche la collaborazione con le concessionarie autostradali, per chiudere e mettere in sicurezza i punti vulnerabili della rete, creando così un’ulteriore ed efficace barriera per contenere lo spostamento dei cinghiali, principali vettori del virus.
“La garanzia del buon lavoro svolto – conclude l’assessore – è dimostrata dal grado di protezione e di biosicurezza che si è generato in tutta la regione Lombardia, dove da mesi la malattia è stata debellata nei suini domestici. Ora serve un cambio di passo anche a livello comunitario”.
