“Giovanna Marini, una delle personalità più esplosive del dopoguerra”. È stata premiata nel 2022 a Popoli e Religioni – .

“Giovanna Marini, una delle personalità più esplosive del dopoguerra”. È stata premiata nel 2022 a Popoli e Religioni – .
“Giovanna Marini, una delle personalità più esplosive del dopoguerra”. È stata premiata nel 2022 a Popoli e Religioni – .

“Giovanna Marini è una delle personalità più esplosive del nostro dopoguerra. Seguendo il suo percorso, le sue passioni e i suoi incontri si può ripercorrere la storia non ufficiale del nostro Paese”.

Così parla della voce della canzone popolare italiana Moni Ovadia, direttore artistico del Terni Film Festival, scomparso ieri all’età di 87 anni.

Giovanna Marini è stata ospite al festival Popoli e Religioni nel 2022 per presentare il documentario Giovanna, storie di una voce di Chiara Ronchini, con il quale ha vinto il Dominioni Angel per la migliore colonna sonora.

“È un bellissimo angelo – ha commentato – che trasmette grande armonia e abbraccia tutti con braccia lunghissime”.

“Giovanna è uno dei tesori dell’arte viva italiana” ha detto Ovadia accogliendola al Cinema Politeama: “Non c’è nessuno che si sia commosso come lei, non ci sono paragoni possibili. Molti di noi hanno sperimentato la musica della tradizione orale, ma quello che ha fatto Giovanna è un’altra cosa e non può essere racchiuso in un’unica definizione”.

Treni per Reggio Calabria è una specie di Iliade delle lotte del movimento operaio” aggiunge Ovadia “È a epos narrativa, non solo un momento musicale. Giovanna ha bevuto della cultura orale e poi l’ha restituita con incredibile maestosità”.

“Sono arrivato al canto nella tradizione orale in diagonale” ha risposto Marini intervenendo alla serata “Ho studiato musica, e innamorandomi della musica mi sono innamorato del suono delle parole, delle voci che cantavano. Così, poco a poco, ho cominciato ad innamorarmi dei volti di chi canta. E tutto è diventato un mondo che mi ha accompagnato per tutta la vita, come Lalla: la vecchietta di Giulianello che ci racconta sempre più cose e sembra animata da una passione sempre più grande”.

In quell’occasione Giovanna Marini aveva sottolineato l’importanza dello scambio tra generazioni, dimostrato anche dal fatto che – dopo di lei – Marialuna Cipolla, direttrice artistica di Istess Musica, è salita sul palco del Politeama con i cantautori del concorso “Una canzone per il Terni Film Festival”.

ARNALDO CASALI, MARIALUNA CIPOLLA, GIOVANNA MARINI, MONI OVADIA

«Credo che sia importante il lavoro di conduzione della memoria dagli anziani ai giovani, è una memoria nuova che supera le barriere. Dobbiamo lasciarci influenzare da questa memoria”.

Giovanna Marini aveva reso omaggio anche a due ternani: Valentino Paparelli, il più grande studioso di canti popolari e Lucilla Galeazzi, cantautrice folk che aveva debuttato con lei negli anni Settanta e il cui coro aveva allietato la serata del festival.

“Valentino è stato il primo a riconoscere l’importanza di questo ricordo, ha seguito me e Lucilla e ha cercato persone che portassero avanti questo ricordo nascosto tra le pieghe, tra le persone, tra i vestiti, tra gli slogan, tra le parole dette durante le manifestazioni: la memoria della gente”.

“Quando la gente canta quello che succede – ha concluso – significa che la gente è viva, e la paura che abbiamo tutti adesso è di scoprirci morti”.

 
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