Sono stati assolti in appello i cinque condannati dal tribunale di Cuneo per furti sul cantiere della Tenda bis. La decisione del giudice si basa sulla riqualificazione del reato come appropriazione indebita che, senza querele, non può essere perseguita. La Corte d’Appello ha quindi ritenuto che non fosse necessario procedere proprio per la mancanza di denunce.
Gli imputati riconosciuti colpevoli dal tribunale di Cuneo erano Antonino Froncillo e Antonio Palazzo, direttore tecnico e direttore dei lavori della società Grandi Lavori Fincosit. Le loro condanne ammontavano rispettivamente a 4 anni e 4 mesi e 4 anni e un mese. Tre anni e 2 mesi è la condanna stabilita dal giudice di Cuneo, Sandro Cavallo, per Giuseppe Apone, direttore del cantiere di Fincosit; 4 anni per Nunziante De Rosa e 4 anni e un mese per Luigi Mansueto, entrambi operai. Erano accusati di aver rubato dal cantiere centine e tondini per un valore di 100mila kg e di averli rivenduti a collezionisti di ferro per un danno di 100mila euro.
Lo scandalo Tenda bis: 15 imputati in attesa di una sentenza che probabilmente finirà in prescrizione
BARBARA MORRA
31 marzo 2023
Froncillo, Palazzo e Mansueto erano accusati anche di aver detenuto “senza le dovute precauzioni” nelle zone cosiddette “by-pass” della galleria, materiale esplosivo utilizzato per sfondare il fronte di scavo. Il reato è stato dichiarato prescritto.
In quattro anni dal cantiere Tenda bis sono stati rubati 100mila chili di ferro
Lorenzo Boratto
17 febbraio 2022
Intanto è in corso in primo grado a Torino l’altra “derivazione” del processo Tenda bis per truffa in cantiere. I reati qui contestati cadranno in prescrizione nel 2025.