L’AQUILA – “A un aumento della spesa sanitaria non corrisponde un aumento della qualità dei servizi; sembrano anzi aggravarsi i problemi che affliggono l’Azienda sanitaria locale dell’Aquila. Liste d’attesa, mobilità passiva e carenza di personale non fanno altro che aumentare l’insoddisfazione degli utenti e dei dipendenti delle aziende sanitarie”. Lo affermano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il dirigente sanitario Gianfranco Giorgi e il componente della segreteria provinciale Claudio Incorvati in riferimento ai conti sanitari dell’Abruzzo che presentano un buco di 122 milioni, con il triste primato della L’ Asl dell’Aquila che registra una perdita di 46 milioni, il bilancio più grande tra le aziende sanitarie abruzzesi.
“Siamo molto preoccupati, perché questa voragine non ha di fatto colmato le gravi carenze del sistema sanitario dell’Aquila, dove periodicamente mancano anche i servizi sanitari di base, come siringhe, guanti, ovatta e alcuni tipi di medicinali. Un’anomalia che va chiarita dando spiegazioni a utenti e lavoratori”.
E proseguono: “Chiediamo quindi un incontro con la dirigenza dell’Asl per vedere chiaro e comprendere quali siano stati realmente gli investimenti che hanno portato ad un tale deficit di bilancio. Si parla di investimenti nel reclutamento del personale, di carattere infrastrutturale e tecnologico, ma i risultati di questi investimenti sono ben poco evidenti. Sembra esserci un futuro oscuro all’orizzonte e speriamo davvero di sbagliarci”.
