«Tante persone a Cattani per aiutarci» – .

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Valerio Roilla
Ricapitolando: 8 punti in gara 1, saliti a 9 in gara 2 che hanno permesso al Faenza di pareggiare la serie. Uno dopo l’altro e la palla al centro. Con Mitch Poletti, ala grande dei Blacks, autore di 17 punti e 14 rimbalzi nelle due partite giocate a Livorno, abbiamo analizzato la situazione della serie tra Faenza e Akern Libertas.
Mitch, sembrava quasi che in gara 1 dovessi prendere un po’ le misure con l’ambiente e l’avversario, visto che hai pagato soprattutto l’approccio, mentre in gara 2 sei partito molto meglio, e nonostante abbia sofferto nel secondo periodo, l’hai portata a casa. Possiamo rintracciare qualche caratteristica comune tra i due giochi?
«Sì, alla fine non erano nemmeno due partite così diverse tra loro, nonostante i progressi. Il filo conduttore è stato quello dell’intensità, delle difese sporche, che hanno fatto deteriorare un po’ lo spettacolo. Sabato non siamo riusciti a reagire al loro primo pugno, ma lunedì abbiamo colpito per primi, loro hanno reagito, ma è diventato uno scambio di colpi, e alla fine sono caduti loro per primi. Alla fine la grande differenza è sempre arrivata da quanto accaduto nel primo quarto. In gara 2 abbiamo pareggiato, con due break, i due quarti centrali, quindi è stato decisivo quello che abbiamo fatto meglio in avvio, oltre ad aver difeso meglio nei possessi che contavano”.
La vittoria in Gara 2 sposta lo slancio e aumenta la tua fiducia nel risultato della serie?
«Personalmente lo vivo diversamente. Gara 1 non mi ha preoccupato eccessivamente, così come il nostro pareggio non mi fa pensare che la vinceremo adesso perché abbiamo invertito il fattore campo. Non mi piace la tendenza a cambiare opinione velocemente e a vedere tutto in bianco o nero. Dobbiamo pensare in termini di serietà e per ora siamo solo in parità. E anche se è vero che una serie comincia quando arriva la prima vittoria in trasferta, per chiuderla bisogna comunque arrivare a 3”.
Quali sono state le conferme che hai avuto in campo dalla tua avversaria e come è riuscita a sorprenderti o sorprenderti? E quali aggiustamenti tattici possiamo aspettarci da loro a Faenza?
«Loro sono una squadra forte che si basa su cose specifiche fatte molto bene. Il loro piano di gioco è molto chiaro, hanno un punteggio dal quale difficilmente si discostano. Ma se dopo gara 1 abbiamo dovuto apportare qualche modifica, ora dovranno optare per qualche piccola modifica loro stessi. Potrebbero provare una difesa a zona, ma non si allontaneranno troppo dalle loro regole e idee, che hanno dato loro la possibilità di essere così solidi in questa stagione. Le variabili di una serie possono essere le percentuali e l’energia, che giocando ogni due giorni può non essere sempre la stessa”.
Ma ora avrai dalla tua parte il trasporto del PalaCattani a darti una mano, e non un fattore ambientale avverso, che a volte può incidere sulla prestazione.
«Dato che è sempre bello giocare in posti come il PalaMacchia di Livorno, con un tifo massiccio e atmosfere coinvolgenti, siamo tutti d’accordo che giocare in casa porti dei benefici. Oltre al consenso del pubblico, infatti, si rivela un vantaggio non trascurabile anche il fatto di non dover viaggiare, di poter rispettare le proprie abitudini e avere i propri riferimenti. Spero che ci siano tante persone a sostenerci nelle due partite casalinghe, perché non capita tutti i giorni di poter disputare in casa un girone playoff contro la seconda in classifica, non avendo le spalle al muro e quindi avendo la possibilità di superarlo, mantenendo il fattore campo”.

 
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