pm, l’aggressore è estremamente pericoloso – .

pm, l’aggressore è estremamente pericoloso – .
pm, l’aggressore è estremamente pericoloso – .

Hasan Hamis, il marocchino irregolare di 37 anni che ieri sera ha accoltellato gravemente il viceispettore di polizia Christian Di Martino, 35 anni, è una persona estremamente pericolosa e violenta e che scatena ancora di più i suoi istinti di fronte all’aggressività della polizia. Con queste ragioni la Procura di Milano ha chiesto al gip la permanenza in carcere dell’aggressore, evidenziando tra le esigenze cautelari, e all’esito delle indagini di polizia, il pericolo di reiterazione del delitto. Hamis è accusato di tentato omicidio, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni ad altri due agenti intervenuti, porto di coltello (lungo 30 centimetri con lama di 20 centimetri) e false attestazioni d’identità, perché, secondo quanto riferito dal pm di turno , nel corso di vari controlli delle forze dell’ordine negli ultimi anni si è presentato con almeno 22 pseudonimi diversi. La Procura ricostruisce anche la sua azione violenta nei confronti dei passanti, contro i quali ha lanciato numerose pietre prelevate dal terrapieno ferroviario sul binario 12 della stazione di Lambrate, colpendo anche una donna, fortunatamente ferita lievemente, prima dell’intervento del vice-ispettore e di altri agenti. . Dalla ricostruzione dei documenti emerge che, prima che la polizia riuscisse a fermarlo, il 37enne lanciava pietre dal binario 12 con violenza e in tutte le direzioni. Una donna di 55 anni ha dichiarato agli atti che, intorno alle 23.30 di ieri, mentre si recava al lavoro lungo via Viotti, nei pressi della stazione, è stata improvvisamente colpita alla tempia da un grosso sasso. Era sanguinante e molto frastornata, è rimasta sul marciapiede e per fortuna, ha spiegato ancora, alzando lo sguardo ha visto alcuni agenti che le hanno indicato un posto dove rifugiarsi nelle vicinanze. La polizia, infatti, prima di intervenire e bloccare il 37enne, è riuscita a portare via anche altre persone che avrebbero potuto essere colpite. La stessa donna ha riferito che, dopo essersi messa al riparo, è svenuta ed è stata immediatamente soccorsa. Successivamente è stata trattata con tre punti di sutura in ospedale. Dai documenti, tra l’altro, risulta anche che gli altri poliziotti sono riusciti a disarmare tempestivamente l’uomo, dopo che questi aveva accoltellato Di Martino per tre volte, con il coltello che teneva nascosto nella manica della giacca. Gli hanno strappato il coltello dalle mani, lo hanno rotto e gettato via, salvando il collega. Gli agenti intervenuti in precedenza per fermarlo hanno dovuto anche inseguirlo mentre correva verso il centro dei binari. Le scariche elettriche del Taser erano state neutralizzate dagli indumenti che indossava il 37enne. Così il subispettore ha dovuto raggiungerlo velocemente da dietro per farlo cadere a terra. Ed è stato pugnalato alla parte bassa della schiena e all’addome, ferite che hanno causato una grave emorragia interna.

Vice Ispettore di Polizia Christian Di Martino (FB)

Il padre e la fidanzata di Christian Di Martino sono rimasti al suo fianco per tutto il pomeriggio all’ospedale Niguarda. Il padre, che alloggia in un albergo vicino, è entrato e uscito più volte dalla struttura sanitaria, mentre la compagna di Di Martino, originaria di Ischia, è sempre rimasta all’interno. Diversi agenti, tra cui amici intimi e colleghi, sono rimasti per tutta la giornata davanti all’ingresso del padiglione dove si trova il poliziotto.

 
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