Il supporto tecnico conferma che non è possibile lasciare l’account in eredità, quindi non morire – .

Il supporto tecnico conferma che non è possibile lasciare l’account in eredità, quindi non morire – .
Il supporto tecnico conferma che non è possibile lasciare l’account in eredità, quindi non morire – .

Supporto tecnico da Vapore ha confermato ad un utente, che gli ha posto la domanda per mera curiosità, che non è possibile lasciare un’eredità quelli account. Sì, in caso di morte i giocattoli devono essere portati nella tomba e i bambini o i parenti non hanno diritto di accedervi.

L’utente in questione ha chiesto al supporto tecnico se fosse possibile abbandonare l’account Steam facendolo Volere. Dopotutto, non sarebbe bello che un bambino ricominciasse un gioco che amava e trovasse i suoi salvataggi nel cloud, magari con i personaggi salvati e i progressi fatti? Non vorresti che un nipote scoprisse i tuoi gusti studiando quali titoli hai amato di più? O che un tuo fantasma virtuale sia rimasto accessibile in qualche modo?

In pratica, purtroppo, ciò semplicemente non è possibile, come spiega la risposta di Valve, da considerarsi ufficiale: “Purtroppo gli account e i giochi Steam non sono trasferibili. L’Assistenza di Steam non può darti accesso a un account o unire i suoi contenuti con un altro. Sono spiacente di informarti che il tuo account Steam non può essere trasferito facendo testamento.”

Problemi di conservazione

Cosa succede a Steam Deck se muore il titolare dell’account collegato all’hardware?

La completa digitalizzazione dei videogiochi pone non pochi problemi in termini di conservazione e tutela degli acquisti degli utenti, che spesso scoprono di non avere determinati diritti, pur avendo pagato. Prendiamo il recente caso di The Crew come esempio di ciò che intendiamo. È vero che nei vari accordi di licenza è specificato che il giocatore sostanzialmente non possiede nulla, a parte il diritto di installare e utilizzare il software, ma è chiaro che certe questioni non possono essere risolte in modo così semplice, almeno percezione collettiva.

In qualche modo ne sentiamo il bisogno forma di protezione di quello che si paga, spesso a caro prezzo, e che certi sviluppi tecnologici sembrano funzionare in direzione opposta rispetto ai bisogni degli utenti, reali o percepiti. Vedremo in futuro se ci saranno sviluppi dal punto di vista giuridico rispetto a questioni simili. Nel frattempo, cerchiamo di sopravvivere il più a lungo possibile.

 
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NEXT lungi dall’essere low cost, non si paga nemmeno così poco per le utilitarie – .