Pescara, ora non fermatevi Cuppone è l’asso dei play off – Sport – .

PESCARA. Tanta sofferenza, tanti brividi ma anche la grande soddisfazione di aver conquistato il pass per un’altra grande serata. Con la sorpresa che la sede sarà lo stadio Adriatico-Cornacchia e l’avversario sarà la Juventus NG. Basta riavvolgere il nastro all’inizio di stagione per rivedere Pescara-Juventus NG in Adriatico: quel giorno tutto fu facile per Cuppone e compagni (3-1 con doppietta dell’attaccante e gol di Accornero), ma in In casa Biancazzurri è forte la consapevolezza che sabato sera (ore 21, diretta tv su Rai Sport) sarà tutta un’altra storia. Già ad Alessandria nella gara di ritorno (4-3 per i bianconeri) Hasa e soci hanno dimostrato i progressi fatti e oggi questa squadra bianconera può spaventare per qualità e fisicità. Per il Pescara ancora il bonus (ottenuto grazie al miglior piazzamento in campionato) dei due risultati su tre a disposizione alla fine dei 90′ per accedere alle fasi nazionali. Anche sabato non ci saranno straordinari né penalità.
Fattore Cuppone. A Gigi Cuppone piace l’atmosfera dei play off. Dopo un lungo periodo di inattività (27 gennaio) in campionato, nei play off serviva una doppietta. L’anno scorso la storia era simile e la doppietta, dopo una lunga assenza, arrivò a Chiavari nei quarti play-off. Contro la Juventus, nella prima stagione di campionato, per lui è stato tutto facile e contro la difesa bianconera ha segnato una doppietta. Sabato vuole fare il bis.
Rebus Vergani. Sarà stata l’esigenza tattica a dettare la partita, ma l’inserimento di Cangiano per Cuppone sa di un fallimento per Edoardo Vergani. L’ex salernitana ha avuto le sue occasioni con Cascione ma il cambio di martedì scorso è stato un segnale. Definitivo? Lo scopriremo già sabato sera. L’analisi del 1° turno. Martedì sera il Pescara ha iniziato male, subendo subito uno sfortunato autogol. Poi è stato bravo a ribaltare la partita, cosa non banale con il Pontedera sempre compatto e che lascia zero spazi. Ma è la prima mezz’ora della ripresa a non convincere: i toscani con un nuovo assetto (difesa a tre e Delpupo davanti), i biancazzurri incapaci di trovare le giuste contromisure. Eppure era chiaro ed evidente come il Pontedera concedesse l’uno contro uno ai tre attaccanti biancoblu: un boccone prelibato per chi ha tre giocatori come quelli del Pescara ma alla fine nessuno ha avuto la possibilità di sfruttare gli spazi ampi. e il Pontedera con il suo allestimento ha spaventato non poco lo stadio Adriatico. Il possesso palla degli ospiti nella ripresa sfiora il 65%, nei primi 45′ il Pescara è al 54%: è il quadro di una ripresa entusiasmante. Cambiamenti tardivi al Cascione? Forse sì, perché Franchini ha ridato equilibrio alla squadra ma è stato tutto l’atteggiamento del Pescara nella ripresa a non piacere.
Floriani brilla. Partito male e subito punito da Ianesi, Floriani è diventato un vero valore aggiunto. Perfetto dopo le indecisioni iniziali in fase difensiva, arma micidiale con la sua corsa in fase offensiva. Valgono il prezzo del biglietto l’azione con Merola e il cross per il 2-1 di Cuppone, sulla corsia destra l’ex laziale è stato decisivo e nel finale ha realizzato anche l’assist per il potenziale 3-2 per Accornero.
Aloi gioia e dolore. Tanto bella è stata la verticalizzazione di Salvatore Aloi durante il pareggio biancoblu quanto inutile e ingenua è stata l’ammonizione ricevuta nella ripresa. Aloi va subito in diffida e, se il Pescara dovesse passare alle fasi nazionali, sarebbe un problema non da poco.
Notiziario. Da verificare le condizioni del centrocampista biancoblu, a fine gara ha accusato dolore al ginocchio, ma Aloi dovrebbe stringere i denti e rispondere subito. Simone Franchini scompare e strappa applausi contro il Pontedera nel finale di gara. Matteo Dagasso? Sabato l’assenza è certa (problema muscolare), per la classe 2004 lunedì prossimo sono previsti gli esami di controllo.
Enrico Giancarli
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