Torre del Lago Puccini (Viareggio), Rapolano Terme 9 maggio 2024 – .

Torre del Lago Puccini (Viareggio)

Panoramica

Viareggio, grazie alle sue spiagge, è identificata principalmente come località balneare, ma vanta anche la vicinanza alle montagne dell’entroterra e la presenza del Lago di Massaciuccoli e delle aree protette del Parco Migliarino San Rossore. Sono tanti gli eventi nazionali e internazionali che scandiscono l’anno: dal Carnevale che quest’anno festeggia 150 anni, al Festival Puccini per la musica, alla Viareggio Cup per lo sport, al Premio Rèpaci per la letteratura.

La luce di Viareggio è calda, a tratti abbagliante. Si estende dal mare alle spiagge, attraversa le terme storiche, l’architettura decò del lungomare, prosegue oltre il ponte e arriva al porto dei pescatori. Dal molo costeggia il canale Burlamacca che collega il centro cittadino e la periferia e raggiunge le banchine dove, grazie all’eccellenza dei cantieri viareggini, vengono costruite alcune delle barche più belle del mondo. E poi Torre del Lago, nel silenzio e nella quiete del lago Pucciniano, appena scandito dal fruscio di un remo sull’acqua o dal canto degli uccelli che svelano i misteri delle dimore storiche. Uno scenario urbano e marittimo che riempie gli occhi e il cuore.

Gastronomia

Piatti tipici da non perdere durante un soggiorno a Viareggio.

Pasta alla trabaccolara

La Trabaccolara è un piatto della tradizione viareggina che nasce come piatto povero, preparato con il pesce dei fondali rimasto invenduto al mercato. Il nome deriva dal trabaccolo, imbarcazione utilizzata dai pescatori di San Benedetto del Tronto, alcuni dei quali si trasferirono a Viareggio tra gli anni ’20 e la fine degli anni ’30. Per prepararla occorrono pesci come la gallinella, lo scorfano, la tracina, a cui alcuni aggiungono crostacei e molluschi (che però non fanno parte della ricetta tradizionale). In questa ricetta i pesci vengono cucinati con pomodorini e insaporiti con vino ed erbe aromatiche.

Risotto con seppie e bietole

Nasce dall’unione dei sapori della terra e del mare ed è un classico da mangiare nelle cucine delle feste locali durante il periodo di Carnevale. Per prepararlo occorre rosolare le seppie, aggiungere la bietola tagliata a listarelle, una volta che sarà appassita aggiungere il riso e a fine cottura rifinire il piatto con il prezzemolo tritato. Buon appetito!

Cacciucco alla viareggina

Rigorosamente con la doppia “C”! Un piatto che deriva dalla tradizione povera dei pescatori e che trova le sue origini già nel lontano 1500. Il nome deriva dal termine turco “kuciuk” che significa “piccolo”: una zuppa di pesce che i pescatori erano soliti preparare a bordo di ritorno da una battuta di pesca in mare. La particolarità del cacciucco viareggino è che contiene tutti i pesci poveri che venivano scartati dai pescatori perché avrebbero avuto poco mercato a terra. Da servire in tavola rigorosamente accompagnato da pane casereccio abbrustolito e preferibilmente strofinato con aglio. Il sapore è forte e deciso, leggermente piccante.

Spaghetti con nicchie

Sai cosa sono le nicchie? È il termine viareggino usato per indicare vongole o vongole. Si tratta di piccoli molluschi bivalvi che si trovano nei fondali sabbiosi. Sono cucinati in modo molto semplice ma davvero gustoso. Gli spaghetti in bianco si condiscono con le vongole cotte in padella, dopo averle scolate dalla sabbia ponendole in una ciotola con acqua almeno la sera prima. Durante la cottura si aggiunge a fine cottura vino bianco, aglio, peperoncino e prezzemolo.

Spaghetti con la sciabola

La città, tanto legata al suo Carnevale, ha un repertorio di canzoni popolari da fare invidia: una delle più famose di Adriano Barghetti recita così: “Siamo tutti sciabole e ad ogni Marettone ci troviamo sempre in mezzo al lavarone” (titolo “Cha cha cha delle sciabole”). I coltellacci sono conosciuti fuori dai confini di Viareggio come cannolicchi. Il termine tipico deriva dalla loro forma allungata che ricorda quella di un coltello. Sono molluschi dalla forma lunga e stretta che vengono catturati dopo le mareggiate, lungo la battigia o in prossimità degli scogli. Si preparano al naturale o con l’aggiunta di pomodoro e hanno un sapore forte e intenso.

La scarpa

Chiudiamo con un dolce che, in realtà, dolce non è. Stiamo parlando della scarpa dolce che solitamente viene consumata come dessert a fine pasto ma non viene disdegnata anche come spuntino o spuntino durante la giornata. Una vera e propria torta che ha la particolarità di avere come ingrediente le zucchine tagliate a listarelle sottilissime. Il sapore che ne risulta è un mix di dolce e salato che colpirà il palato. Assolutamente da provare.

Punti di interesse

La passeggiata

La Passeggiata di Viareggio è uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti di tutta la Versilia: una lunga via pedonale costellata da pregevoli edifici dai tratti liberty e decò, progettati da Alfredo Belluomini e Galileo Chini. Si estende per 3 chilometri e rappresenta il momento urbano qualificante l’immagine di luogo di villeggiatura e passerella della vita mondana internazionale.

Il palazzo delle Muse

Nato come Ospizio Marittimo, nel 1912 divenne colonia stabile per la cura di soggetti affetti da malattie tubercolotiche e bisognosi di un soggiorno al mare. Oggi l’edificio ospita la Biblioteca comunale, il Centro di documentazione storica e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea che rappresenta uno dei più importanti centri espositivi nazionali specializzati nel settore: una panoramica sull’arte italiana ed europea del Novecento.

La Torre Matilde

La storia della Torre Matilde coincide con la storia di Viareggio: esempio di architettura militare del XVI secolo, silenzioso guardiano della costa, la torre è testimone di secoli di vita che è cresciuta e si è modificata attorno ad essa. Dopo varie vicende e destinazioni d’uso, è attualmente sede di attività culturali ed espositive temporanee.

Il Museo Marittimo

Il Museo nasce per valorizzare i reperti legati alla storia della marineria viareggina e non solo. È suddiviso in diverse sezioni tematiche, dedicate alle attrezzature di bordo, ai cantieri navali, alla gente di mare e ai maestri d’ascia e ai calafati.

Casa Museo Giacomo Puccini

La casa, trasformata in museo nel 1925 dal figlio Antonio, è rimasta immutata nel tempo, offrendo la possibilità di immergersi nell’atmosfera del luogo in cui il Maestro trovava ispirazione per i suoi capolavori.

Villa Museo Paolina Bonaparte

La villa della principessa Paolina Bonaparte fu costruita nel 1822, lungo quelli che allora erano i limiti settentrionali di Viareggio: il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Lazzarini. L’edificio è stato realizzato in riva al mare con l’obiettivo di creare una piccola residenza appartata dalla mondanità e a diretto contatto con la natura: attualmente la Villa ospita mostre d’arte temporanee ed è sede di eventi culturali.

Villa Borbone

Villa Borbone è sicuramente tra i luoghi storici più affascinanti della città di Viareggio. Restaurata e adibita a spazio polivalente dal Comune, è situata in uno degli angoli più suggestivi della Versilia: lungo il Viale dei Tigli all’interno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, un territorio magico, di cui la Villa è una ingresso privilegiato. Nella stagione estiva la Villa ospita eventi musicali, manifestazioni culturali e spettacoli teatrali.

Il distretto nautico

Viareggio è il cuore di uno dei distretti nautici più importanti, punta di diamante di una regione dove la filiera della nautica è orientata al settore dei superyacht con 5.000 aziende e circa 18.000 addetti diretti. L’intero distretto può contare su un valore della produzione di 2 miliardi di euro complessivi, pari al 50% del dato nazionale, e una clientela estera pari al 95% nel settore dei superyacht. Il settore economico legato alla nautica comprende una grande varietà di attività, professioni e mestieri che coinvolgono più di 70 tipologie diverse di profili dall’industria al turismo. A Viareggio operano nel settore nautico a 360° circa 1.300 imprese, con 8.000 dipendenti impiegati nella cantieristica navale, subappalto, servizi e riparazioni, commercio e noleggio e attività nell’area portuale. Sono 10 i principali marchi mondiali della cantieristica navale che hanno il loro quartier generale a Viareggio.

Rapolano Terme

Panoramica

Il comune di Rapolano Terme si estende tra le colline boscose del Chianti, della Val di Chiana e delle Crete Senesi. Questo mare di terra è un’opera d’arte creata dalla fatica e dal duro lavoro dei contadini, degli artigiani e dall’ingegno dei suoi abitanti. Un’infinità dove compaiono borghi, pievi, castelli, fattorie.

Gastronomia

In questa terra si coltivano prodotti di alta qualità come cereali, ulivi, viti, oppure si lasciano terreni dedicati al pascolo. Ottimo olio, ottime verdure e carni, profumato pecorino, ottenuto dal latte delle pecore che hanno la fortuna di nutrirsi della varietà di erbe dei pascoli delle Crete. La cucina è quella tradizionale ed essenziale della campagna toscana. Zuppe di verdure, zuppe di pane che il giorno dopo possono diventare “ribolliti”, pasta fresca fatta a mano, carni alla griglia. Rapolano vanta un dolce chiamato “focaccia rapolanese”, una delizia che si può gustare solo nei panifici e nei ristoranti locali. Due dischi di pasta frolla e mandorle racchiudono una deliziosa crema pasticcera.

Punti di interesse

Rapolano Terme è sinonimo di acque termali e quindi di benessere. Le Terme San Giovanni e il complesso termale Antica Querciolaia sono i luoghi giusti per ritrovare conforto nei vapori e regalare al corpo e alla mente momenti di relax.
I benefici delle sue terme sono conosciuti fin dall’antichità con scavi archeologici che testimoniano le capacità curative delle sue acque.
La vocazione al benessere e allo stare bene è completata da percorsi trekking e bike che si snodano in un’area di grande valore paesaggistico e naturalistico. Degno di nota è il progetto della ciclovia delle Crete Senesi.
Una frazione importante del comune è Serre di Rapolano. Il centro del paese si snoda attorno al complesso architettonico duecentesco della Grancia, Granaione e Tinaia che fanno parte della rete di masserie fortificate (le grance), appartenenti all’ospedale senese di Santa Maria della Scala.

 
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