«Mancano risposte certe sui servizi a Fano» – .

«Mancano risposte certe sui servizi a Fano» – .
«Mancano risposte certe sui servizi a Fano» – .

FANO Per importanza, è il tema più sentito di questa campagna elettorale e il più dibattuto, visto che nemmeno per quanto riguarda la sanità servizi ospedalieri né quelle territoriali hanno raggiunto un livello di qualità sostenibile per una città come Fano, terza per numero di abitanti nelle Marche e punto di riferimento per diversi comuni dell’entroterra.

Zuccatelli era lì

Ha suscitato quindi interesse il convegno sulla sanità organizzato ieri pomeriggio dalla coalizione dei progressisti organizzata dal candidato sindaco Stefano Marchegiani e al quale ha partecipato Giuseppe Zuccatelli, ex direttore del Servizio sanitario della Regione. , ex direttore generale dell’Inrca, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri e la segretaria confederale della Cgil di Pesaro e Urbino Vania Sciumbata; un tecnico, un politico, un sindacalista per esaminare il settore da tre punti di vista diversi, anche se il giudizio finale è stato unanime: in 4 anni di gestione sanitaria da parte della giunta regionale di Acquaroli, i problemi ereditati non sono stati risolti.

Critiche anche al centrosinistra

Nonostante il centrodestra sia stato al centro delle maggiori critiche espresse dai presenti, non è mancata l’enfasi sulle responsabilità attribuite al precedente governo regionale di centrosinistra. Del resto, i cittadini pagano ogni giorno il loro prezzo: permane una notevole mobilità passiva, non sono stati risolti i lunghi tempi di attesa per le prestazioni diagnostiche che costringono spesso i cittadini a recarsi in strutture lontane dal luogo di residenza, a Fano mancano una Rsa e centri che può alleviare le famiglie dal peso, spesso insopportabile, delle cure per i pazienti affetti da Alzheimer e da patologie croniche.

Il polo tecnologico

Per Zuccatelli è un grave errore mantenere attivi i piccoli ospedali dell’hinterland, dato che un ospedale moderno, per essere convenientemente all’altezza del compito, deve assimilarsi sempre più ad un polo tecnologico con servizi di alta qualità. La stessa Marta Ruggeri ha evidenziato come nelle Marche il 9,7 per cento delle persone abbia rinunciato alle cure a causa della difficoltà di accedere al servizio pubblico e della non sostenibilità economica di accedere a quello privato.

«Per quanto riguarda le liste d’attesa – ha evidenziato – la Regione Marche non è riuscita a spendere nemmeno tutti i fondi erogati dal Governo Conte, riuscendo a recuperare solo il 54% delle liste d’attesa, il 32% dei ricoveri chirurgici programmati, i 20 % di performance dello screening oncologico, quando la media nazionale è del 77%”.

L’attacco della Cgil

A ciò si aggiunge il duro attacco espresso da Vania Sciumbata alla politica sanitaria regionale, che, contrariamente alle intenzioni dichiarate, privilegierebbe la sanità privata a scapito di quella pubblica. «Valgono le concessioni fatte alla clinica privata di Villa Fastiggi a discapito dei posti letto promessi per Fano, di cui non si parla più – ha detto –. «Partendo dalla condivisione delle scelte, lavoreremo – ha sintetizzato Marchegiani – affinché il nostro ospedale possa rispondere sempre più alle richieste dei cittadini sia della costa che dell’entroterra».

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Corriere Adriatico

 
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