Lavoro in Sicilia, le figure ricercate. Green, digitale e AI ci salveranno (forse) – .

Lavoro e assumere Sicilia ci sono alcune figure più ricercate di altre. Saranno quasi utili 260mila unità Nel prossimo cinque anni, oltre tre milioni e mezzo di nuove assunzioni Italia durante lo stesso periodo. Queste sono le previsioni del sistema ExcelsiorUnioncamere sui dipendenti necessari a coprire il fabbisogno dei lavoratori in uscita dal mercato (circa 2,9 milioni) a causa pensionamenti e rinnovamento delle filiere produttive. Citazioni più grandi si concentrerebbero proprio nel Sud e nel Isole: 30,4%. Seguente Nord Ovest (27,8%), Nord Est (21,5%) e Centro Italia (20,3%). Regina delle prossime assunzioni la Lombardia: dovrà coprire 669mila dipendenti, il 18% dell’intero fabbisogno nazionale.

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In Sicilia dirigenti, tecnici, impiegati e commerciali

IL Requisiti l’occupazione in Sicilia è stimata, tra il 2024 e il 2028, in 259mila unità. Ciò sarà dovuto sia alla “domanda di espansione” (assunzione di nuovo dipendenti) per 86mila unità e alla “domanda di sostituzione” (sostituzione di dipendenti in uscita per pensionamento e altre cause) per 173mila unità, pari al 66,7%. Secondo rapporti di Excelsior, l’isola avrà bisogno di circa 101mila lavoratori dirigenti, specialisti e tecnici (39% del totale regionale). Altri 87mila dovranno ricoprire i ruoli di dipendenti e profili commerciali e di servizio (34%). Alla fine ne serviranno 46mila lavoratori specialisti e gestori di impianti (18%). Nemmeno a quattro su dieci (38,3%) dei nuovi assunti verrà chiesto di farlo grado. Per la maggioranza (51,3%) sarà sufficiente diploma.

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Competenze green, digitale e ruolo dell’intelligenza artificiale

Competenze in tutta Italia verde E digitale saranno sempre più richiesti nei prossimi cinque anni. Le stime Excelsior lo dicono chiaramente: più di 2,3 milioni di lavoratori avranno bisogno di competenze in questo campo verde mentre più di 2,1 milioni di occupati avranno bisogno di competenze digitale entro il 2028. C’è poi la rivoluzione in atto da qualche anno con la diffusione dell’Intelligenza artificiale. Nuova tecnologia, sempre più performante correlazioni tra dati e informazioni, con grandi capacità calcolo è a velocità gradualmente in crescita, “cambierà mercato del lavoro”, confermano gli analisti. Per il momento l’IA sembra avere solo integratoe non sostituito, il competenze professioni altamente specializzate.

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Il lavoro in Sicilia: figure innovative e ricercate

Principalmente a causa di quelli profondi interazioni tra uomo e macchina (l’intelligenza artificiale si basa sulla programmazione impartita dall’uomo) i lavori del futuro seguiranno lo sviluppo delle nuove tecnologie. Lo conferma la classifica del World Economic Forum, una delle fonti più autorevoli in materia previsioni occupazione. IL Pensiero analitiche, le competenze di comando e di influenza e soprattutto l’AI ei grandi dati sono le principali competenze richieste al mondo dell’economia E del settore, tra il 38 e il 49 per cento del totale. Specialisti dell’intelligenza artificiale, analisti aziendali, specialisti sostenibilità aziendali, ingegneri nelle tecnologie finanziarioesperti in sicurezza dell’informazione, ingegneri robotico e analisti di grandi dati saranno tra le principali figure ricercate. Entro verdetra le professioni più richieste ci sono avvocati esperti in diritto ambientale, tecnici e installatori di sistemi di climatizzazione di ultima generazione, i venditori esperti in prodotti green e specialisti finanziari esperti in fondi Di investimento ancorato ai mercati verdi. Chi cerca lavoro in Sicilia può già pensarci.

Fonte: World Economic Forum – Il futuro del lavoro 2023

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La formazione tecnico-professionale innanzitutto

Per avere un lavoro, anche in Sicilia, bisogna pensare anche alle figure ricercate formazione. Si stima che questo sia il più ricercato (ben il 46% del personale). secondario tecnico-professionale, ovvero il diploma del liceo. Nell’istruzione universitaria, tuttavia, la necessità di qualifiche nel settore sarà elevata Stelo (discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche). In questo settore Excelsior suggerisce che ogni anno potrebbero scomparire tra gli ottomila e i 17mila giovani. Sono soli disallineamento tra le esigenze del mercato del lavoro e le competenze disponibili. Con un costo per l’economia nazionale. Il valore aggiunto perso a causa del ritardato o mancata inclusione nel imprese dei profili professionali necessari, stimano i tecnici, avrebbero potuto toccare il 44 miliardi di euro già nel 2023 (dati da confermare), corrispondente al 3,4% del valore aggiunto dei settori industriale e dei servizi.

 
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