“La F1 resterà” – .

“La F1 resterà” – .
“La F1 resterà” – .

Imola, 10 maggio 2024 – E’ il tema del rinnovo del contratto con la Formula 1, in scadenza nel 2025, per essere protagonista il giorno della presentazione del Gran Premio, dal 17 al 19 maggio.

“La situazione è evidentemente complessa – ammette il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, che oltre a quella per Imola deve portare avanti anche la trattativa per Monza –. Ci sarebbe la speranza, su cui vorremmo lavorare, di recuperare il 2023 (gara mancata per l’alluvione, ndr) nel 2026. Sarebbe un altro piccolo passo avanti. E poi tutto dipende da cosa succederà in Europa nei prossimi due-tre anni”.

Sono necessari 30 milioni a Gran Premio, contro gli attuali 25. Sempre per quanto riguarda Imola, si tratta di una cifra in gran parte coperta da Ice – Istituto per il Commercio Estero (Governo), Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Emilia-Romagna. Hanno messo cinque milioni a testa, che si aggiungono ai due milioni stanziati da Con.Ami. Il resto è a carico dell’Aci, che gestisce la vendita dei biglietti (11 milioni incassati nel 2022) e, a fronte di pesanti spese organizzative, riesce a chiudere sostanzialmente la manifestazione in pareggio (52mila euro di perdite nell’ultima edizione giocata) garantendo al tempo stesso enormi ricadute sul territorio.

Fino a qualche mese fa, si lavorava ad un accordo unico Imola-Monza (entrambi in scadenza dopo la bandiera a scacchi del prossimo anno) fino al 2030 sulla base di complessivi 300 milioni. Ma il circuito brianzolo sembra aver accelerato; e la paura di Enzo e Dino Ferrari di restare ai box come nel 2006.

“Questo è chiaro quando si parla di portare i Gran Premi lontano dall’Europa pensiamo a chi ne ha due, questo mi sembra chiaro – ammette Sticchi Damiani -. Dobbiamo resistere”.

Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, candidarsi per un seggio al Parlamento Europeo, però, non sembra avere dubbi: “Quando abbiamo riportato Imola in F1 ci hanno detto che era impossibile. Dopo 110 anni di storia, abbiamo portato al via le prime tappe del Tour de France e ci hanno detto di non provarci nemmeno. Arrivò la Coppa Davis e ci dissero che era impossibile perché ce la toglievano. State tranquilli che il Gran Premio resterà a Imola”.

Il sindaco Marco Panieri assicura il massimo impegno: “La prospettiva futura è continuare a investire, perché vogliamo continuare a restare in calendario. L’Autodromo è pronto e sta facendo la sua parte”.

Secondo l’ormai noto studio dell’azienda faentina Jfc, nel 2022 il GP ha realizzato un fatturato di 274 milioni e 167mila euro. Le tv collegate sono state 60 per un totale di oltre 82 milioni di telespettatori.

“Vogliamo collegare questo evento alla promozione del Made in Italy, attraverso quelle che chiamiamo diplomazia della crescita e diplomazia dello sport – conclude Matteo Zoppas, presidente di Ice -. La F1 e il GP di Imola sono il contesto in cui il recupero del centesimo di secondo vale importanti investimenti in ricerca e sviluppo. E questo caratterizza l’approccio qualificante del Made in Italy e il ruolo strategico della tecnologia per il settore automotive e non solo”.

 
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