i sindaci confermano il Consiglio di Amministrazione per altri tre anni – .

Ieri pomeriggio (giovedì 9 maggio) a Cremona Fiere l’incontro dei soci di Padania Acque. Convocazione alle 17, inizio alle 17,32, presenti soci in rappresentanza del 91,82 del capitale sociale. Quattro i punti all’ordine del giorno.

Primo: esame e approvazione del bilancio 2023, relazione sulla gestione, relazione del collegio sindacale e destinazione dell’utile d’esercizio: relative valutazioni e deliberazioni.

Secondo: relazione del presidente del comitato consultivo.

Terzo: nomina l’organo amministrativo.

Il quarto. Varie.

Nessun problema sul primo e sul secondo punto. Problemi sulla nomina del Consiglio di Amministrazione, che, più solitamente, ha comportato una sospensione di dieci minuti. Film già visto tre anni fa.

Alcuni sindaci, soprattutto del centrosinistra cremonese, in linea con la teoria dell’etica politica e del buon senso, sostenuta nelle scorse settimane dall’ex parlamentare Luciano Pizzettiavrebbero preferito una conferma temporanea e non triennale, come da statuto, per il consiglio di amministrazione dimissionario.

I sostenitori di una nomina anticipata non si sono opposti ai risultati ottenuti dal consiglio di amministrazione dimissionario, ma hanno ritenuto che l’imminenza delle elezioni locali e il conseguente cambio di molti sindaci raccomandassero una soluzione transitoria.

La sospensione è stata chiesta dal sindaco Stefano Belli Franzini. Durante la pausa Mirko Signoroni ha effettuato un sondaggio tra i presenti e ha constatato che la maggioranza era favorevole al rispetto dello statuto. Allo scadere del time-out Signoroni ha chiesto di parlare e ha detto che sarebbe durata tre anni. Da segnalare l’intervento del sindaco di Stagno Lombardo, Roberto Mariani. Ha citato il buon senso e ha apprezzato il lavoro svolto da Padania Acque in questi anni. E senza polemiche ha comunicato che non voterà per non rovinare l’unanimità. Simona Pasqualiconsigliere comunale di Cremona, si è dichiarata favorevole alla proroga dei termini, ma ha accettato la scelta della maggioranza.

Abbiamo votato e sorprendentemente l’unanimità è stata rotta dall’astensione dei votanti Angelo Scarpellisindaco di Sergnano.

Il Consiglio di Amministrazione ha visto la riconferma del presidente Cristian Chizzoli, Alessandro Lanfranchi amministratore e amministratore delegato designato, quindi gli amministratori Bruno Paggi, Luana Piroli E Francesca ScudellarIL.

Solo note positive in bilancio con dati che farebbero felici i fondi di investimento se la società venisse quotata in Borsa. Un utile netto di 4 milioni di euro, un margine operativo lordo di oltre 28 milioni, in crescita di quasi sei punti percentuali rispetto al 2022, e quasi 30 milioni di euro di investimenti.

Chizzoli ha spiegato: «Nel corso del 2023 sono state implementate le linee di sviluppo strategico ed operativo attraverso la relativa crescita economica, finanziaria ed organizzativa. Gli investimenti complessivi realizzati, pari a quasi 30 milioni di euro, per opere previste dal Piano d’Ambito e opere accessorie, sono stati finalizzati allo sviluppo sostenibile del nostro territorio, contribuendo ad ampliare, rinnovare e rendere le infrastrutture funzionali alla fornitura del Servizio Idrico Integrato Servizio”.

Lanfranchi ha ripercorso gli ultimi anni di storia dell’azienda e ha snocciolato una serie di dati che hanno evidenziato la notevole crescita dell’azienda. «Padania Acque ha investito molto nella creazione del territorio – ha sottolineato – interventi per la digitalizzazione e l’efficientamento dei processi, delle opere e delle infrastrutture idriche con un livello di investimento per abitante di circa 85 euro, in linea con la media europea e il 23% in più rispetto a quella italiana. Non ultimo, ricordiamo l’importante finanziamento di 3,5 milioni di euro concesso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attraverso il Piano Nazionale di Risanamento e Resilienza per la realizzazione di un nuovo settore di essiccazione fanghi presso il depuratore di Cremona, con l’obiettivo di ridurre le quantità di fanghi smaltiti». Il direttore generale Stefano Ottolini ha commentato gli importanti risultati patrimoniali e gestionali che segnano un ulteriore passo avanti nello sviluppo industriale di Padania Acque. «Il valore aggiunto generato, pari a 39 milioni di euro – in crescita del +5,40% rispetto al 2022 – e l’incremento di oltre 1,5 milioni di euro del margine industriale lordo (+5,8%), sono numeri decisamente positivi e che rispetto allo scorso anno evidenziano un netto miglioramento nella gestione operativa dell’azienda. L’attivo patrimoniale si attesta a 329 milioni di euro, in aumento di 7,2 milioni rispetto all’anno precedente, e la stabilità degli indicatori finanziari rappresenta una situazione di equilibrio che garantisce una solida base per gli sviluppi futuri”.

 
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