Nikola Krstovic e la sua prestazione con la maglia del Lecce – .

Nel titolo non abbiamo inserito il punto interrogativo alla fine della frase. E, infatti, non era nostra intenzione farvi una domanda, quanto piuttosto confermare quanto scritto e spiegarne il motivo.

Ambientazione e sfortuna

L’inserimento nel campionato di Serie A non è facile. Tuttavia, Nikola Krstovic all’inizio del campionato lo faceva sembrare molto facile. Ha segnato subito a Firenze e poi ha segnato ancora di fila contro il Monza su rigore e la Salernitana in casa. Pensavamo di aver trovato l’attaccante da 20 gol, quello che ti risolve le partite, le stagioni e anche il fantacalcio. Insomma, il bomber che arriva dai Balcani, con il cognome che finisce in -ic e una plusvalenza ben preparata per la stagione successiva.

Ma poi la sfortuna ha colpito. Certo, non solo sfortuna ma anche tanta imprecisione e un pizzico di nervosismo, cosa che accomuna tutti gli attaccanti quando non segnano e faticano ad aiutare la squadra. Nikola ha vissuto un lungo digiuno, interrotto solo dal gol contro il Genoa a fine gennaio. Un gol, però, inutile e arrivato comunque in deviazione. E poi ha perso senso ed è quasi come se quel lungo periodo senza esultare non si fosse mai fermato fino al gol contro il Monza, anche se per Nikola – e lo ha confermato nella conferenza stampa di ieri – gli autogol contro Frosinone e Salernitana valgono di fatto come suoi. obiettivi sotto tutti gli aspetti:

Ho fatto 7 gol ma per me sono 9. Mi ero prefissato l’obiettivo di fare 15 gol, poi ho incontrato delle difficoltà. Mi accontenterei di 10 gol stagionali.

Il gol di Krstovic contro il Cagliari

Non fermare Nicola!

Tutto si è riunito nel gol contro il Monza. Un destro imparabile, su corner, un’esultanza sfrenata sotto la curva, la rabbia per un lungo digiuno e l’euforia per aver segnato un gol che in quel momento valeva la salvezza. Nel gol segnato contro il Cagliati, però, Nikola ha mostrato il suo istinto da attaccante d’area di rigore: una piccola spinta sul difensore per tenerlo vicino ma non troppo e un tocco ravvicinato sul piatto per assicurarsi che la palla entri in porta. .

Per lui, da solo o con un compagno accanto, cambia poco. Vuole giocare, vuole segnare e poi far vedere la sua lingua ai suoi tifosi, per lui conta solo questo:

Non è cambiato nulla, mi sono sempre allenato bene cercando di giocare per la squadra e di fare gol. Lo sto facendo ultimamente. Per il modulo non è un problema, posso giocare con un altro attaccante oppure da solo. Gotti mi ha semplicemente detto di essere libero e di giocare come so. All’inizio del campionato abbiamo giocato bene, poi c’è stata la sosta, ora abbiamo ricominciato.

Futuro

Il Lecce lo ha stregato. L’obiettivo immediato è la salvezza aritmetica. Poi i festeggiamenti, il meritato relax e subito la nuova stagione, sempre con la maglia del Lecce. Non c’è nemmeno bisogno di parlarne, ieri ha detto che i giallorossi sono la sua squadra. Quindi la speranza è che in queste 3 partite Nikola raggiunga la doppia cifra. Se lo merita e ha la capacità di segnare altri 3 gol in Serie A nelle partite contro Udinese, Atalanta e Napoli. Se però non dovesse riuscirci, non preoccuparti. Perché è un attaccante a doppia cifra e ha tutto il tempo per dimostrarlo.

 
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