Reggio Emilia, l’ex Seminario diventerà il campus del corso Infermieristica La Nuova Ferrara – .

Reggio Emilia, l’ex Seminario diventerà il campus del corso Infermieristica La Nuova Ferrara – .
Reggio Emilia, l’ex Seminario diventerà il campus del corso Infermieristica La Nuova Ferrara – .

Reggio Emilia L’ex vescovo di Reggio, Massimo Camisasca, riferendosi qualche anno fa al restauro dell’area nord del Seminario messa per la prima volta a disposizione dell’Università di Modena e Reggio, parlò di “miracolo laico”. Una sinergia di pubblico e privato, ma soprattutto di sacro e profano, per un bene pubblico da restituire, nella sua piena innovazione e rinnovamento, alla città.

Oggi, come annunciato dai protagonisti in un convegno nell’Aula Magna del Seminario, inizia il secondo episodio di questo processo: l’accordo per il ripristino dell’area sud-ovest del grande snodo di Viale Timavo. A settembre, se i tempi verranno rispettati, inizieranno i lavori per la realizzazione del Dipartimento infermieristico, che sarà trasferito da San Lazzaro dove attualmente si tengono le lezioni. La stima prevede una spesa complessiva di circa 8 milioni (di cui 2 stanziati da enti pubblici), con il completamento dell’intervento previsto nei primi mesi del 2026. Si tratterà del terzo polo presente al Seminario, considerando che l’area Nord dal 2021 vede svolgersi le lezioni del Dipartimento di Scienze dell’Educazione e delle Scienze Umane e l’area Sud-Est è ancora riservata ai seminaristi. Nello specifico verrà ampliato il cantiere del lotto B3 su 6mila metri quadrati e prevederà la realizzazione di 6 aule (3 possono contenere fino a 145 posti e altri 3 60) e 7 laboratori. Il totale dei posti per potenziali infermieri salirà quindi a 825, tenendo conto anche delle aule studio. L’intervento Sud-Ovest, progettato dall’ingegner Giovanni Corradini, è strutturato su quattro piani e comprende anche studi per insegnanti, laboratori didattici e servizi, a cui si aggiungono migliorie esterne con 50 nuovi alberi e oltre 200 posti auto tra parcheggi, moto e biciclette. Gli spazi verranno aggiornati anche a livello strutturale, con la realizzazione di un cappotto termico per migliorare l’efficienza energetica.

Un grande campusessenzialmente, pensato al suo posto vicino all’Ospedale Santa Maria ma allo stesso tempo anche nel centro storico e che attirerà sempre più studenti fuori sede. Una notizia che ha sicuramente fatto felice Mauro Severi, presidente del comitato “Città universitaria di Reggio Emilia”: l’architetto è stato uno dei primi, nel 2018, a credere in questa collaborazione tra enti, istituzioni e aziende (del comitato infatti fanno parte colossi come come Iren, Smeg e Immergas) e ora gode dei frutti di un lavoro che non accenna a fermarsi. Soddisfatti anche gli altri protagonisti, a cominciare dal sindaco Luca Vecchi che ha sottolineato tutti i risultati del Consiglio sul fronte accademico, tenendo conto anche della realizzazione del Tecnopolo e dei padiglioni dell’ingegneria a San Lazzaro.

«Questo intervento – ha precisato il sindaco – è anche una risposta a chi sostiene che il centro storico sia stato impoverito: qui siamo attaccati al cuore della città». Eccitato il rettore Carlo Adolfo Porro: «Il Seminario vescovile ha dato nuovo impulso ai poli universitari – ha precisato – Unimore si conferma tra i primi posti in Italia per occupabilità dopo pochi anni dalla laurea e sono felice, essendo medico di formazione, che questa volta gli spazi sono dedicati all”aspetto sanitario’.

«La cura degli altri unisce la Chiesa, attraverso l’attività seminariale, e la professione infermieristica – ha affermato Vescovo Giacomo Morandi – è un passo impegnativo ma siamo felici di mettere parte del nostro patrimonio a disposizione dell’università”. Giorgio Zanni, in rappresentanza della Provincia, e Giammaria Manghi per la Regione, hanno infine rinnovato il loro impegno puntando sulla cura degli altri e sul servizio alla persona. l

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