Le idee di Aquilani per Pisa. «Resterò se il progetto sarà condiviso. Serie A? Mancano le strutture” – .

Le idee di Aquilani per Pisa. «Resterò se il progetto sarà condiviso. Serie A? Mancano le strutture” – .
Le idee di Aquilani per Pisa. «Resterò se il progetto sarà condiviso. Serie A? Mancano le strutture” – .

di Michele Bufalino

PISA

L’ultimo appuntamento del campionato, sulla carta, non offre molto. Ottenuta la salvezza e la certezza di non partecipare ai playoff, l’unico obiettivo della società è migliorare la propria posizione in classifica. Una piccola consolazione. Ma da un lato i nerazzurri sono arbitri della corsa salvezza, dall’altro l’ultimo turno rappresenta uno spiraglio sul futuro. Proprio Aquilani, infatti, prima della partita di stasera, ha lasciato la porta aperta per la sua permanenza in nerazzurro, ma alle sue condizioni, al di là delle voci che lo vedono in procinto di andare alla Fiorentina. “Presenterò la mia idea all’azienda e vedremo se verrà condivisa – dichiara Aquilani -. Voglio cercare di capire se i responsabili sono d’accordo con quello che voglio fare. Capiremo se saremo allineati per andare avanti insieme. A fine anno parleremo e analizzeremo quello che è stato, poi faremo il punto, indipendentemente dal contratto che ho con il club”. Il tecnico chiarisce ulteriormente il suo punto di vista: “Dopo un anno che ho toccato con mano, prima non conoscevo bene questa squadra, oggi ho delle certezze e posso parlare con cognizione di causa – prosegue Aquilani -. Condividere l’idea significa lavorare, scegliere insieme i giocatori. Siccome voglio il bene del Pisa cercherò di fare di tutto perché le cose migliorino. Sarò l’allenatore di questa squadra e voglio fare le cose in un certo modo”. La prossima settimana è quindi previsto un incontro tra il club e l’allenatore che ha fissato, anche pubblicamente, le sue condizioni, almeno idealmente. “Credo che questa squadra potesse arrivare ai playoff – continua Aquilani -, ma non era un obiettivo dichiarato. Ci sono tanti giocatori che sono cresciuti e hanno attirato l’attenzione dei grandi club. C’è molta oscurità in questa stagione, c’è il bianco, ma anche il grigio”.

Aquilani condivide l’idea di Giovanni Corrado sulla mancanza di strutture, per aspirare alla Serie A: “Tutti vorrebbero fare la Champions, ma poi c’è una realtà – asserisce l’allenatore -. La realtà del Pisa oggi è che deve migliorare sottotono. Il centro sportivo ci limita e quando piove rischiamo di non allenarci. Magari non va bene nemmeno per la Serie B. Se c’è una proprietà pronta a tutto questo possiamo fare quello che serve per andare in Serie A. Oggi probabilmente non siamo pronti, ma le basi ci sono”. I nerazzurri saranno gli arbitri della lotta per la sopravvivenza che coinvolge Ascoli, Bari, Ternana e Spezia: “Avremo tutti gli occhi puntati su di noi – analizza Aquilani -. Dovrà essere uno stimolo per fare bene”. La partita rischia però di passare in secondo piano, visto il futuro da organizzare, in panchina e nella direzione tecnica. Non sarà però facile mettere in piedi una squadra di alto livello. Oltre allo squalificato Calabresi e al lungodegente Barberis, Aquilani soffre di assenze: “Caracciolo non c’è perché ha avuto un infortunio muscolare, e nemmeno Hermannsson. Ritorna Veloso, Masucci ha un problema da valutare e non avremo neanche Esteves”. E mancherà anche Matteo Tramoni, infortunato al ginocchio in rifinitura. In difesa quindi, al fianco di Canestrelli, la scelta potrebbe ricadere su De Vitis o anche sul giovane Coppola della Primavera nel consueto fluido 4-2-3-1, con Valoti accanto a Marin a centrocampo e ballottaggio Moreo-Bonfanti. in attacco.

 
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