RON KIEFEL NEL 1985 – .

RON KIEFEL NEL 1985 – .
RON KIEFEL NEL 1985 – .

Dopo la giornata movimentata e spettacolare, addirittura panoramica, di ieri con finale per le strade delle Crete Senesi, l’inizio della tappa n. 7 del Giro d’Italia è ospitata dalla bellissima città, ricca di storia, tradizioni ed eventi Foligno dove spesso si è fermata la corsa rosa. L’ultima, delle cinque precedenti, risale al 2017, con la partenza di una cronometro individuale terminata a Montefalco e vinta dall’olandese Tom Dumoulinultima maglia rosa di quel Giro.

§ La cronometro, per sua caratteristica principale, è destinata a hanno un impatto significativo sulla classifica generale invitando i corridori interessati al generale e gli specialisti al rapporto lungo a fare il massimo.

§L’altitudine è di circa km. 33 in pianura mentre la restante parte prevede una salita significativa con pendenze fino al 15% e poi una continua salita verso il famoso Corso Vannucci nel cuore dello splendido capoluogo umbro. In totale sono 40.600 i chilometri – non pochi – che misureranno le forze in campo chiamate a dare il massimo, senza riserve mentali, da Foligno al “salotto” di Perugia, una città che conserva una preziosa struttura medievale e un’impronta cosmopolita, giovane, dovuta alla sua frequentatissima università internazionale per stranieri con studenti provenienti da tutto il mondo.

§ L’itinerario, dopo Foligno, offre il tipico passaggio di “cuore verde d’Italia”, come viene definita la regione dei vigneti e degli oliveti, per Spellola sua frazione col nome singolare di Capitan Loreto, e raggiungere Santa Maria degli Angeli, importante frazione di Assisi sopra, con una notevole basilica mariana, segue poi Bastia e la sua frazione Ospedalicchio. La caratteristica conformazione del Monte Subasio domina il fondovalle. È una zona dal turismo vario con impronta anche religiosa.

§ Arriviamo poi nell’area territoriale della Capitale, Perugiada uno dei tradizionali luoghi di accesso al nucleo storico, ovvero Ponte San Giovanni prima di raggiungere l’altra frazione di Ponte Valleceppi. Qui la strada comincia a salire, circa km. 6.500 dall’arrivoincontrando altre frazioni perugine, Casaglia e Monteluce, prima di entrare nel centro storico di Perugia.

§ Già altre tredici volte una tappa della corsa rosa si è conclusa qui. L’ultimo, prima di quello di oggi, risale al passato all’ormai lontano 1985 con la vittoria dell’americano Ron Kiefeldi 7-Eleven, primo corridore statunitense a vincere una tappa al Giro. La “globalizzazione” del ciclismo era iniziata da poco.

§ ILIl Giro dell’Umbria è stata una corsa su strada disputata dal 1910 al 1991, con alcuni intervalli. Nelle ultime edizioni è stata organizzata dal patron Velo Club Forze Sportive Romane Franco Mealli. Poi, a sua data, per l’anno 1992 e successivi, è subentrato il Trofeo Melinda con sede a Cles, ormai confluito nel comprensorio composito della TotA.

§ Sono diversi gli umbri di nascita che sono diventati professionisti. Carlo Brugnami (1938-2018), perugino di Corciano, fu un forte professionista, così come lo fu il folignate Francesco Cesarini (1962-2020), vincitore del Giro d’Italia amatoriale 1982poi un ottimo professionista e forte lunghista in squadre importanti. Franco Conti di Montefalco, professionista dal 1977 al 1984, è il padre dell’attuale prof Valerio. E qui ricordiamo anche Fred Morini, fisioterapista professionista e poi affermato nel campo azzurro della pista, Fortunato BalianoIo, folignate, ero uno scalatore combattivo, Eros Capecchifondista professionista e ricercato per le sue qualità da quindici anni, originario della zona del Trasimeno, Massimiliano Gentili, bravo professionista folignate, Paolo Albertati con esperienza nel professionismo e nella mtb e in altri settori delle due ruote, da tempo radicato in Sicilia.

§ Compì invece il percorso inverso, dalla Sicilia all’Umbria Salvatore Puccio. Da Menfi all’Assisano e dal 2012 al team Sky, ora Ineos, senza interruzioni e la qualifica di “tiratore”, nel senso ciclistico migliore del termine, instancabile, gli spetta di diritto.

§ Nel settore pista viene proposto il nome del potente velocista Roberto Chiappadi Terni, dal lunghissimo palmarès, anche campione del mondo del tandem in coppia con il milanese Paris, e, sempre per la pista, Mario Valentinidi Montefalco, pistard, tecnico, stayer e poi plurimedagliato volano del ciclismo paralimpico con la collaborazione del compianto figlio Mauro, prematuramente scomparso.

§ Bellissimo il teatro dello svolgersi, attesi protagonisti di valore, posta in gioco importante, tutti ingredienti destinati a suscitare passione e interesse in vista di un’altra giornata di notevole interesse, quella di sabato, che prevede l’arrivo in salita di Pratio di Tivo. , in Abruzzo.

 
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