violate le norme antiriciclaggio – .

violate le norme antiriciclaggio – .
violate le norme antiriciclaggio – .

I militari del Gruppo Guardia di Finanza di Pistoia hanno effettuato un controllo contro un’attività commerciale dedicata al “comprare oro”al fine di verificare il rispetto della normativa di settore, sia in termini di possesso delle prescritte autorizzazioni, sia con riguardo al corretto adempimento delle obblighi antiriciclaggio.

Effetto positivo temporaneo

All’inizio del controllo c’è stata immediata conferma dell’avvenuta verifica bontà del processo è seguita l’analisi, man mano che è emersa l’assenza di iscrizione nel Registro posseduto e gestito dall’OAM (Organismo degli Agenti Finanziari e dei Mediatori Creditizi) il quale della llicenza di pubblica sicurezza, entrambi presupposti obbligatori per poter esercitare l’attività di compravendita di oro e oggetti preziosi, quindi i locali e gli oggetti preziosi ivi custoditi (10 kg di gioielli e oggetti vari in oro e argento, per un valore complessivo di circa 64 mila euro) sono stati sottoposti a sequestroper impedire la continuazione del reato di esercizio abusivo dell’attività di acquisto di oroe l’imprenditore ha deferito alla Procura della Repubblica di Pistoia.

L’intervento, inoltre, ha generato un effetto immediato e positivo conformativo. In effetti, il titolareavere la possibilità di regolarizzare, sia pure retrospettivamente, la propria posizione muniti delle suddette registrazioni E licenzaeliminando così le condizioni per il mantenimento in sequestro dei locali e dei valori (di cui, nel frattempo, era stata accertata la legittima provenienza) e ricominciando ad operare, questa volta legalmente, circa un mese dopo.

Nuovi guai

Mentre, dal punto di vista giudiziario, il Pubblico Ministero – allo stato degli atti e ferma restando la presunzione di innocenza, fino all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità con sentenza di condanna irrevocabile – ha chiesto l’emissione di un provvedimento penale Decreto di condanna, le Fiamme Gialle di Pistoia continuarono le loro operazioni di controllo.

Analizzando tutte le transazioni di compravendita, sono state rilevate molteplici, sistematiche e reiterate violazioni della normativa antiriciclaggioconsistenti in 243 omissioni di adeguata verifica della clientela e 162 casi di incompletezza nella compilazione della documentazione relativa ad altrettanti acquisti di beni preziosi, con conseguente segnalazione alla competente Ragioneria Territoriale dello Stato, per l’applicazione di sanzioni amministrative che possono variare da un minimo di 6.000 euro a un massimo di 60.000 euro. Tali sanzioni si aggiungono a quella di 258 euro già applicata dalla locale Prefettura, su segnalazione della Guardia di Finanza, per aver avviato l’attività senza avere la licenza rilasciata dal Questore, che ha comportato anche la chiusura dell’esercizio per altri 10 giorni.

 
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