partecipano anche due pasticcerie di Sancasciano – .

FIRENZE – Martedì 14 maggio alle ore 11, presso la gelateria Magnolfi di Firenze (viale Fanti 7/R) si svolgerà la terza edizione del concorso gastronomico “Lo Zuccotto Fiorentino – Il Rinascimento in tavola” in cui parteciperanno alcuni dei le migliori pasticcerie e gelaterie dell’area metropolitana (vediincitatore in carica di 2023 la Pasticceria Bellucci di Firenze).

L’evento è aperto al pubblico, che può partecipare liberamente.

Il concorso è organizzato dal Festival delle Pasticcerie e da Casa della Nella (ristorazione delle tradizioni locali del “pasticcere” Massimo Cortini) che dal 2005, in compagnia del giornalista Beppe Pirronecreò a Firenze i primi “concorsi di pasticceria” legati alla tradizione pasticciera locale.

In particolare “La migliore zucca alla fiorentina” (13 edizioni) e “La migliore zucca all’uva” (7 edizioni). Poi sono arrivati ​​“Il cantuccio classico”, “Pan di ramerino – Il Medioevo fiorentino”, “Il budino di riso”.

Ricordiamo che il Festival della Pasticceria è un “contenitore” di circa 150 pasticcerie, panifici e gelaterie di Firenze, Prato e provincia con cui collaborano tutte le firme storiche e più note. L’evento si svolge in collaborazione con la neonata Gelateria Magnolfi.

Main sponsor dell’evento Carra Distribuzione spa, principale fornitore di materie prime per tutti i panifici e pasticcerie toscane, Alleanza Assicurazioni, storica azienda italiana di fine ‘800, e Molino Angeli di Pietrasanta, eccellenza toscana e storico produttore di varie tipologie di farine .

CONCORRENTI E PROCEDIMENTO

Di seguito l’elenco completo suddiviso per comune di provenienza: Antico Caffè Torino, Gelateria Capriccio, Gelateria Erta del Bau, Pasticceria Bellucci, Pasticceria I Dolci di Patrizio Cosi, Pasticceria Mamma Mia, Pasticceria Focacceria Pappa & Ciccia (Firenze), Pasticceria Vannino (Calenzano) ), Pasticceria Le Croissant Enri (nuova apertura), Pasticceria artigianale Le Chicchere (Sesto Fiorentino), Pasticceria Beltrami (San Casciano), Pasticceria e gelateria Pimpina (Cerbaia)Pasticceria Le tentazioni (Empoli), Pasticceria Delizia (Poggio a Caiano), Pasticceria Gori, Pasticceria Gelli (Prato).

La mattina del concorso vero e proprio gli zuccotti delle pasticcerie-gelaterie finaliste verranno portati nel luogo prestabilito per la degustazione.

I membri della giuria – “pasticceri”, esperti del mondo dei giornalisti enogastronomici – dovranno assaggiare una porzione di ogni zuccotto in modo “di nascosto”, senza sapere chi sia il produttore e assegnando successivamente un punteggio di 1-10. Chi otterrà il punteggio più alto sarà dichiarato vincitore. La giuria annuncerà solo le prime tre posizioni.

LA TRADIZIONE RINASCIMENTALE

Cupola di morbido pan di spagna completamente imbevuto di Alchermes e farcita con una deliziosa crema di ricotta e frutta candita.

Si tratta della prima ricetta dello Zuccotto che nel corso degli anni – anzi dei secoli – è stata adattata al gusto moderno: l’Alchermes, ad esempio, viene spesso sostituito con altri liquori (Strega, Benevento,…) e la farcitura prevede a volte il gelato, a volte ganache al cioccolato, ed altre ancora l’aggiunta di gocce di cioccolato alla ricotta.

Ma quando e da chi è nato Zuccotto? Secondo la tradizione c’è una data, un autore e una dedica ben precisa.

Sembra infatti che questa torta gelato sia stata creata in pieno Rinascimento, nel XVI secolo, da Bernardo Buontalenti, magnifico architetto a tutto tondo, in onore della regina di Francia Caterina de’ Medici.

Per questo il primo nome fu “Elmo di Caterina”, anche perché gli zuccotti erano realizzati utilizzando un piccolo elmo utilizzato come stampo dalla fanteria dell’esercito fiorentino.

“Pasticcere” o architetto: chi era veramente Bernardo Buontalenti? Oggi che i confini delle professioni sono tutti rigorosamente delimitati, è difficile pensare ad un artista a tutto tondo. Ma c’era una volta – e che tempi!! – potresti essere uno scultore, un pittore, un architetto, uno scienziato e magari anche uno chef ed essere giudicato non con sospetto ma con grande ammirazione. Leonardo da Vinci ne è un fulgido esempio.

Così, dopo aver progettato il Forte Belvedere, la facciata di Santa Trinita, la grande grotta del Giardino di Boboli e aver completato gli Uffizi e Palazzo Pitti, Buontalenti si dedicò parallelamente anche alla cucina ma sempre con creatività e passione per il design: a lui si deve l’invenzione del gelato e anche di una prima rudimentale gelatiera composta da pale, ruotate grazie ad una manovella, e da un cilindro nel quale veniva posto il ghiaccio. Viva Firenze, viva il Rinascimento, viva Zuccotto.

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