“L’incontro con i tifosi è stato la svolta, sono fiducioso” – .

“L’incontro con i tifosi è stato la svolta, sono fiducioso” – .
“L’incontro con i tifosi è stato la svolta, sono fiducioso” – .

Quindici giorni di lavoro per preparare al meglio le due partite che valgono più di una stagione, due settimane per recuperare l’orgoglio, la cattiveria agonistica e la voglia di fare bene per mantenere la Terza Serie. Signore Pietro De Giorgio analizza in conferenza stampa la partita di domenica prossima al Bonolis di Teramo: “Abbiamo lavorato molto bene pensando al Monterosi, che è una squadra molto esperta e molto fisica. A livello mentale credo che ci sia stata una svolta con il confronto con i tifosi, che è stato molto forte e da quel giorno ho visto che la squadra aveva intrapreso un percorso molto importante, ho visto convinzione con la giusta tranquillità. L’unione con la città e i tifosi ha dato senso di responsabilità alla squadra e ha ricreato quella voglia di ripartire e penso che il senso di responsabilità sia stato recepito in modo più aggressivo, come se ci fosse stata la voglia di reagire e di raggiungere questo obiettivo. obiettivo innescato”.

La paura del muro dei tifosi rossoblu. “Ho sentito la paura (nei ragazzi) quando sono tornato, ne abbiamo discusso. Dal confronto con i tifosi non ho più visto paura ma grande energia agonistica, ho letto nei loro occhi la voglia di reagire dei ragazzi, ho visto un gruppo che ha svolto quindici giorni di allenamento fatti bene, con la massima attenzione. che dovranno essere riportati nella partita di domenica da giocare con grande attenzione perché pericolosi sulle palle inattive. Ribadisco che non sentivo più il senso di paura ma quell’energia agonistica che forse mancava”.

Affidati all’esperienza o alla freschezza fisica. “Sono partite diverse dove ti giochi tutto, ti giochi una carriera, una stagione, sono partite fondamentali. Ho ancora qualche dubbio sulla formazione perché è in difficoltà, ad oggi abbiamo recuperato tutti tranne Asencio che porta questo problema, la rosa finalmente ha anche una panchina importante. La mia preoccupazione è il secondo tempo dove manca qualcosa rispetto al primo tempo, giocherò quelli che mi danno più garanzie, quelli che vedo meglio e dovrò valutare anche le palle inattive dove sono molto buone, avrò considerare eventuali sostituzioni e centimetri. il che può o meno aiutare nelle due metà.

Il Monterosi è una squadra fisica ma giocherà con pressione.Dobbiamo ripetere la partita giocata nel primo tempo a Messina ma per 90-95 minuti, con quell’atteggiamento e quella voglia di reagire che ci hanno permesso di recuperare dopo aver subito due gol non dovuti a errori. Quando parlo di fisicità non intendo che dobbiamo mettere in campo anche la fisicità, anche perché le squadre con grande fisicità avranno anche dei punti deboli che dobbiamo essere bravi a sfruttare perché guardando le loro partite hanno qualità ma piacciono noi hanno punti deboli e anche noi, con alcuni giocatori, potremmo creargli qualche problema. Il Monterosi è una squadra che le statistiche ci dicono che nelle ultime partite ha preso tanti gol su palle inattive, ha qualità che dobbiamo affrontare in maniera dettagliata, attenta, lo abbiamo fatto settimana scorsa, lo abbiamo fatto questa settimana, lo faremo oggi e domani. Sono dettagli di cui dovremo occuparci, non dobbiamo lasciare nulla al caso. Abbiamo lavorato molto sulle palle morte perché la Lazio è una squadra attrezzata e credo che arriviamo pronti alla partita, conosciamo i loro punti deboli e li sfruttiamo”.

L’impostazione della partita.Dobbiamo pensare a due partite, non solo ai 90′ dell’andata, i calcoli per andare lì a pareggiare e fare una fase difensiva non esistono, dobbiamo andare a Teramo per vincere con cattiveria e voglia, dobbiamo arrivare alla fine delle due partite dove possiamo dire di aver dato tutto quello che avevamo da dare. Il nostro obiettivo è dare tutto, lo dobbiamo alla piazza, alla società, ai tifosi, dobbiamo andare lì con la voglia di vincere e di vincere”.

Porte chiuse per gli ultimi due giorni di allenamenti e per la vicinanza del club. “Abbiamo deciso di fare due giornate a porte chiuse perché erano sedute strettamente tattiche, domani riapriremo perché ci piace avere stimoli durante gli allenamenti. L’atteggiamento della società è in linea con quello della città, dei tifosi, grande voglia di salvarsi, grande speranza di salvarsi perché comunque i sacrifici sono stati fatti e noi non possiamo fare altro che salvarci. La società è presente agli allenamenti tutti i giorni e c’è tantissima vicinanza. Devo dire che nonostante non ci sia un direttore sportivo non mi sento solo, mi sento parte di una famiglia, di una società presente”.

Il ruolo di Schiattarella. “Parliamo di un giocatore rappresentativo, uno dei più esperti che abbiamo, Pasquale è sicuramente uno di quelli che ci deve dare una grossa mano, in questo momento dobbiamo responsabilizzare soprattutto i ragazzi con più esperienza. In queste due partite, diverse da tutte le altre, si farà sicuramente trovare pronto. Come dicevo prima c’è voglia, vedo negli allenamenti quella cattiveria che non vedevo quando sono arrivato perché avevo paura. C’è stata questa svolta che mi dà grande fiducia”.

Il timore di una pressione pubblica che non si è tradotto in ulteriori spinte. “Contro Foggia e Messina c’era una squadra spaventata ma ora c’è attesa perché vedo una squadra vogliosa, il che mi dà grande fiducia. Credo di vedere questo forte connubio tra città, tifosi e squadra come un grande punto a favore. Dopo l’ultima partita di campionato hanno sentito e sofferto quello che è successo, hanno iniziato a sentirlo dopo la sconfitta di Foggia, una struttura che gli è crollata addosso, ma credo che sia scattata la scintilla che mi dà tanta fiducia”.

 
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